giovedì , 25 Aprile 2024

Pescara: Partiti i lavori di demolizione dell’Ex Cofa

Nella struttura sono stati trovati e sgomberati diversi occupanti abusivi, due dei quali per mezzo dell’assessorato al Sociale, saranno ospitati dal centro accoglienza della Caritas. L’abbattimento vero e proprio ha preso il via appena conclusa questa fase, intorno alle 8,30, il lavoro complessivo verrà eseguito in 45 giorni con penalità per i ritardi e premialità per l’anticipo. Definita questa fase inizierà quella progettuale per il futuro dell’area.

D’ALFONSO, PARTITA LA ‘DEMOLIRICOSTRUZIONE’

La firma del verbale di consegna dei lavori alla società C.E.S.A. di Roma, vincitrice della gara di appalto per la demolizione dell’ex Cofa di Pescara ha preceduto, questa mattina, l’apertura ufficiale del cantiere. Il presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, il principale artefice di questa operazione, già ad inizio mattinata, è intervenuto nell’area dei lavori per assistere direttamente alle prime attività di smantellamento del vecchio mercato ortofrutticolo.
“Mi ero impegnato personalmente con i cittadini di Pescara affinchè venisse rimosso questo detrattore ambientale – ha esordito D’Alfonso -. A questo punto, parta un sano dibattito pubblico e chiunque voglia bene a questa città, faccia conoscere il proprio punto di vista”.
Soffermandosi sul significato di questa operazione di ‘demoliricostruzione’, il presidente della Giunta regionale ha spiegato di averla voluta definire così poichè “rappresenta l’unico caso in cui demolire vuol dire anche ricostruire poichè ricostruisce il diritto alla veduta. Adesso, – ha aggiunto – si è, finalmente, nelle condizioni di stimolare un combattimento di idee da parte di professionisti, imprenditori, ordini professionali, persino bambini, ed anche da parte di qualche competenza nazionale ed internazionale”.
D’Alfonso, a tal proposito, si è lasciato sfuggire un nome: quello del grande architetto urbanista Stefano Boeri ma non esclude di voler interpellare anche Renzo Piano. “Con la demoliricostruzione, – ha sottolineato il Presidente – non solo il ponte sul mare diventa davvero la struttura principe di quest’area ma soprattutto si creano le premesse per ulteriori operazioni di riqualificazione.
Una cosa è certa – ha affermato – non possiamo commettere errori in un’area di tale magia ed irripetibilità”. Il presidente D’Alfonso tifa perchè, in questa fase, si scateni un’autentica bagarre di idee progettuali sulla destinazione futura di questo “bene lingotto” della città. “Secondo alcuni – ha ricordato – la destinazione migliore potrebbe essere l’insediamento di attrattori turistici o funzionali all’economia del mare. Secondo altri, – ha proseguito – sarebbe auspicabile creare uno spazio di accoglienza turistico-alberghiera come immaginava il compianto Gilberto Ferri. Per questo, – ha riferito il Presidente – ho chiesto all’architetto Stefano Boeri di aiutarci ad accompagnare questa espressione progettuale.
Del resto, quando si ha a disposizione un’area di tale valore – ha spiegato – è logico ipotizzare di dover soddisfare il bisogno oggettivo di funzioni turistiche. In questa ottica, però, è necessario sviluppare un progetto di qualità che non trascuri il punto di vista di quanti sanno suggerire. Poi, – ha aggiunto – occorrerà reperire le necessarie risorse finanziarie ed al tempo stesso bisognerà tenere nel debito conto la correttezza procedurale per garantire la quale mi farò aiutare dalla strttura tecnica”.
I lavori iniziati oggi al cospetto di una nutrita rappresentanza di cittadini, ed alla presenza, tra gli altri, del sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, hanno un limite di durata di 45 giorni. Tuttavia, se i lavori di demolizione dovessero essere ultimati in anticipo, verrà riconosciuta una premialità all’impresa esecutrice. “Sono molto soddifatto – ha rivelato D’Alfonso – poichè da tempo temevo per l’incolumità fisica di quialche bambino che trovava ricovero nell’ex Cofa.
D
el resto, non era oggettivemnte impossibile – ha continuato – che si potessero creare danni a persone vistp che c’era molto materiale pericolante comne hanno testimoniato, a più riprese, Vigili del Fuoco e Vigili urbani. Eppure, negli anni scorsi la Regione è stata capace di fare finta di nulla. Io, invece, – ha concluso – ho voluto rilevare l’urgenza della situazione in ragione di documenti fotografici inequivocabili e di approfindite relazioni firmate da Vigili del Fuoco ed urbani”.

IL COMMENTO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI PESCARA, DI MARCO
“Questa mattina ho partecipato all’avvio della demolizione dell’ex Cofa, l’ex mercato ortofrutticolo ai piedi del ponte del Mare. Un passo importante e atteso da tempo. Ora, però, quell’area va riqualificata e nella scelta di cosa realizzarvi occorrerà condivisione e partecipazione. Lo splendido terreno su cui sorgeva l’ex Cofa, infatti, è un patrimonio di tutta la comunità pescarese e starà a noi amministratori saperlo restituire alla collettività potenziato e arricchito di significato”.

IL SINDACO ALESSANDRINI: VUOTO CONQUISTATO

“Il vuoto conquistato oggi – commenta il sindaco Marco Alessandrini presente durante le operazioni – dona la veduta e ci aiuta a riaffermare il diritto alla bellezza che è di tutta la cittadinanza. L’ex Cofa in questi anni era divenuto un vero e proprio detrattore ambientale, oltre ad essere causa di degrado e disagio proprio perché fatiscente, insicuro e accampamento di umanità senza fissa dimora. Fatto questo determinante passo si innescherà un discorso con le intelligenze creative e con la città per capire cosa realizzare in questa area strategica.

L’ottica sposata con la Regione è quella di demolire per ricostruire, questo rispettando la vocazione del posto, che sembra nato per l’accoglienza e per progetti di qualità turistica in grado di promuovere la città. Lo faremo condividendo ogni passo con tutti i soggetti utili ad arrivare a tale scopo. In primis le intelligenze creative che abbiamo a disposizione sul territorio, i soggetti portatori di interesse di tutte le categorie, condivideremo con la città il progetto che meglio rispecchierà i desideri di tutti, adoperando gli strumenti urbanistici adeguati a far rinascere la zona e a creare un polo attrattivo”.

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