Sono solo alcuni dei numeri del Polo Innovazione Automotive d’Abruzzo, tra i più attivi in Italia, che riunisce circa 70 partner tra aziende e organizzazioni – dalle multinazionali alle piccole e medie imprese, fino ad arrivare a università e centri di ricerca – impegnate a vario titolo nella filiera dell’industria automobilistica, localizzate in Abruzzo, principalmente nella Val di Sangro, e oltre i confini regionali.
“Abbiamo una Automotive&Mechatronic Valley – così ha definito la Val di Sangro il presidente del Polo, Giuseppe Ranalli, questa mattina nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Pescara presso la sede della Regione Abruzzo, in viale Bovio – Nati come Consorzio nel 2008 per fare ricerca e sviluppo, ci siamo candidati nel 2010 a diventare polo di innovazione per l’automotive. Da quel momento in poi siamo riusciti ad aggregare e ad attrarre anche grossi gruppi fuori regione. La cosa incredibile sperimentata è che davvero lavorando insieme si fa il bene comuneâ€.
Ed è proprio grazie al lavoro di squadra che il Polo Automotive oggi conta al suo attivo ben 23 progetti di trasferimento tecnologico: progetti di breve durata, con risultati concreti e di solito immediati, che coinvolgono un’azienda partner del Polo che chiede di mettere a sua disposizione nuove tecnologie e metodologie per superare una criticità o soddisfare specifici fabbisogni. Tra i tanti, uno ha coinvolto l’azienda Lazzerini – punto di riferimento nel mercato nazionale e internazionale per la produzione di sedili – con l’obiettivo dell’ottimizzazione e dell’alleggerimento dei sedili. In particolare, è stato possibile ridurne il peso preservando le caratteristiche di “resistenza strappo e a fatica†previste dalle norme. Fiat Chrysler Automobiles è stata, invece, interessata dal progetto “Telaio ribassato per veicolo commerciale leggeroâ€, che ha permesso un alleggerimento strutturale del veicolo, garantendo prestazioni ottimali. La soluzione sviluppata per il telaio ha consentito un risparmio di peso, a parità di prestazioni, di circa il 35%, grazie anche al passaggio da acciaio ad alluminio. Honda è stata coinvolta in un progetto relativo all’ottimizzazione tecnico/economica della Unique line. I risultati conseguiti si riassumono in: riduzione costi produttivi pari a circa € 450.000/anno; aumento della produzione giornaliera di circa il 15%; recupero spazio in produzione di 1.500 mq; sincronizzazione della produzione.
“Innovazione vuol dire fare cose antiche in modo moderno – ha aggiunto Gilberto Candeloro, del Cda del Consorzio del Polo – Non è solo di prodotto o materiale, ma riguarda tutto quello che ci permette di aggiungere qualcosa di distintivo ai prodotti che offriamo. Questo è il senso dei progetti a cui abbiamo dato e stiamo dando vitaâ€.
Il processo che ha condotto all’attivazione dei progetti è stato raccontato dal direttore dell’organizzazione, Raffaele Trivilino: “Siamo partiti da uno screening delle aziende partner creando un Osservatorio tecnologico in grado di tracciare le caratteristiche delle imprese, le tecnologie e le attrezzature impiegate per individuare problemi ed eccellenze. E’ seguita una fase di animazione con work-shop dedicati, eventi di divulgazione, giornate dimostrative, affiancamenti e supporto all’implementazione di nuove tecnologie e materiali. Da qui sono emerse anche le esigenze specifiche delle aziende che ci hanno condotto ad avviare i progetti di trasferimento tecnologicoâ€.
Oggi il sistema delle imprese automotive in Abruzzo occupa circa 30.000 addetti, di cui 25.000 in provincia di Chieti. Il fatturato è di 7 miliardi di euro, pari al 20% del settore manifatturiero e rappresenta circa il 50% dell’export della regione Abruzzo.
Il vice presidente e assessore allo Sviluppo Economico, on. Giovanni Lolli, nel ribadire l’impegno della Regione Abruzzo a sostegno del sistema Automotive, ha sottolineato come “sia strategicamente importante l’orientamento verso la ‘Ricerca e l’Innovazione’, non solo per affrontare le sfide dei mercati globali, ma soprattutto per consolidare, potenziare e sviluppare il tessuto industriale abruzzese che, in questo caso, rappresenta una vera e propria eccellenza. Solo così sarà possibile accrescere il suo ruolo progettuale e di coesione nell’ambito della Strategia ‘Europa 2020’â€.
L’unicità dei progetti del Polo è tale da aver convinto i suoi amministratori a portare la propria esperienza a Milano, a Casa Abruzzo, in occasione dell’Expo. A luglio, infatti, il Polo Automotive sarà protagonista di due eventi in cui avrà modo di raccontare la performante esperienza abruzzese.
Come i progetti di trasferimento tecnologico, anche i 16 progetti di ricerca e sviluppo sperimentale attivati e in parte conclusi – a livello europeo nell’ambito del FP7 (VII Programma Quadro); a livello nazionale con Industria 2015, Ministero Ambiente, Pon 2007-13; a livello regionale nell’ambito del POR FERS 2007-2013 Regione Abruzzo – rispondono a due principali direttive del Polo: l’innovazione di prodotto, focalizzata su nuovi archetipi ed architetture per LCV; l’innovazione di processo, con l’obiettivo di migliorare il rapporto fra peso/costi/performance attraverso l’impiego di materiali innovativi e tecnologie abilitanti.
Quella di stamattina è stata anche l’occasione per mostrare alla stampa e alle autorità regionali uno dei progetti regionali, che ha permesso di dotare un veicolo commerciale leggero del nuovo sistema “shelterâ€, realizzato grazie alla sinergia favorita all’interno del Polo tra l’azienda Abalog e Università degli studi dell’Aquila, con il supporto di altri partner. Il sistema shelter si riferisce alla componibilità di contenitori su Lcv, come ad esempio il Ducato. La combinazione di contenitori, a diverse temperature e sganciabili facilmente, consente un trasporto merci di differenti tipologie contemporaneamente, con evidente riduzione dei viaggi di consegna e drastico abbattimento di emissioni di CO2, soprattutto all’interno dei centri urbani (il cosiddetto ultimo miglio).
“Nella catena di trasmissione del sapere attivata all’interno del Polo Automotive – ha spiegato Antonio Di Cosimo, di Abalog – anche aziende come la nostra possono fare la loro parte, confrontandosi sulle esigenze e trovando subito risposte con idee che fino a qualche anno fa non avremmo potuto industrializzareâ€.