martedì , 23 Aprile 2024

Ottimizzazione dei sedili e telaio ribassato leggero: il Polo Automotive leader nel trasferimento tecnologico e nella ricerca nell’industria automobilistica

Sono solo alcuni dei numeri del Polo Innovazione Automotive d’Abruzzo, tra i più attivi in Italia, che riunisce circa 70 partner tra aziende e organizzazioni – dalle multinazionali alle piccole e medie imprese, fino ad arrivare a università e centri di ricerca – impegnate a vario titolo nella filiera dell’industria automobilistica, localizzate in Abruzzo, principalmente nella Val di Sangro, e oltre i confini regionali.

“Abbiamo una Automotive&Mechatronic Valley – così ha definito la Val di Sangro il presidente del Polo, Giuseppe Ranalli, questa mattina nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Pescara presso la sede della Regione Abruzzo, in viale Bovio – Nati come Consorzio nel 2008 per fare ricerca e sviluppo, ci siamo candidati nel 2010 a diventare polo di innovazione per l’automotive. Da quel momento in poi siamo riusciti ad aggregare e ad attrarre anche grossi gruppi fuori regione. La cosa incredibile sperimentata è che davvero lavorando insieme si fa il bene comune”.

Ed è proprio grazie al lavoro di squadra che il Polo Automotive oggi conta al suo attivo ben 23 progetti di trasferimento tecnologico: progetti di breve durata, con risultati concreti e di solito immediati, che coinvolgono un’azienda partner del Polo che chiede di mettere a sua disposizione nuove tecnologie e metodologie per superare una criticità o soddisfare specifici fabbisogni. Tra i tanti, uno ha coinvolto l’azienda Lazzerini – punto di riferimento nel mercato nazionale e internazionale per la produzione di sedili – con l’obiettivo dell’ottimizzazione e dell’alleggerimento dei sedili. In particolare, è stato possibile ridurne il peso preservando le caratteristiche di “resistenza strappo e a fatica” previste dalle norme. Fiat Chrysler Automobiles è stata, invece, interessata dal progetto “Telaio ribassato per veicolo commerciale leggero”, che ha permesso un alleggerimento strutturale del veicolo, garantendo prestazioni ottimali. La soluzione sviluppata per il telaio ha consentito un risparmio di peso, a parità di prestazioni, di circa il 35%, grazie anche al passaggio da acciaio ad alluminio. Honda è stata coinvolta in un progetto relativo all’ottimizzazione tecnico/economica della Unique line. I risultati conseguiti si riassumono in: riduzione costi produttivi pari a circa € 450.000/anno; aumento della produzione giornaliera di circa il 15%; recupero spazio in produzione di 1.500 mq; sincronizzazione della produzione.

“Innovazione vuol dire fare cose antiche in modo moderno – ha aggiunto Gilberto Candeloro, del Cda del Consorzio del Polo – Non è solo di prodotto o materiale, ma riguarda tutto quello che ci permette di aggiungere qualcosa di distintivo ai prodotti che offriamo. Questo è il senso dei progetti a cui abbiamo dato e stiamo dando vita”.

Il processo che ha condotto all’attivazione dei progetti è stato raccontato dal direttore dell’organizzazione, Raffaele Trivilino: “Siamo partiti da uno screening delle aziende partner creando un Osservatorio tecnologico in grado di tracciare le caratteristiche delle imprese, le tecnologie e le attrezzature impiegate per individuare problemi ed eccellenze. E’ seguita una fase di animazione con work-shop dedicati, eventi di divulgazione, giornate dimostrative, affiancamenti e supporto all’implementazione di nuove tecnologie e materiali. Da qui sono emerse anche le esigenze specifiche delle aziende che ci hanno condotto ad avviare i progetti di trasferimento tecnologico”.

Oggi il sistema delle imprese automotive in Abruzzo occupa circa 30.000 addetti, di cui 25.000 in provincia di Chieti. Il fatturato è di 7 miliardi di euro, pari al 20% del settore manifatturiero e rappresenta circa il 50% dell’export della regione Abruzzo.

Il vice presidente e assessore allo Sviluppo Economico, on. Giovanni Lolli, nel ribadire l’impegno della Regione Abruzzo a sostegno del sistema Automotive, ha sottolineato come “sia strategicamente importante l’orientamento verso la ‘Ricerca e l’Innovazione’, non solo per affrontare le sfide dei mercati globali, ma soprattutto per consolidare, potenziare e sviluppare il tessuto industriale abruzzese che, in questo caso, rappresenta una vera e propria eccellenza. Solo così sarà possibile accrescere il suo ruolo progettuale e di coesione nell’ambito della Strategia ‘Europa 2020’”.

L’unicità dei progetti del Polo è tale da aver convinto i suoi amministratori a portare la propria esperienza a Milano, a Casa Abruzzo, in occasione dell’Expo. A luglio, infatti, il Polo Automotive sarà protagonista di due eventi in cui avrà modo di raccontare la performante esperienza abruzzese.

Come i progetti di trasferimento tecnologico, anche i 16 progetti di ricerca e sviluppo sperimentale attivati e in parte conclusi – a livello europeo nell’ambito del FP7 (VII Programma Quadro); a livello nazionale con Industria 2015, Ministero Ambiente, Pon 2007-13; a livello regionale nell’ambito del POR FERS 2007-2013 Regione Abruzzo – rispondono a due principali direttive del Polo: l’innovazione di prodotto, focalizzata su nuovi archetipi ed architetture per LCV; l’innovazione di processo, con l’obiettivo di migliorare il rapporto fra peso/costi/performance attraverso l’impiego di materiali innovativi e tecnologie abilitanti.

Quella di stamattina è stata anche l’occasione per mostrare alla stampa e alle autorità regionali uno dei progetti regionali, che ha permesso di dotare un veicolo commerciale leggero del nuovo sistema “shelter”, realizzato grazie alla sinergia favorita all’interno del Polo tra l’azienda Abalog e Università degli studi dell’Aquila, con il supporto di altri partner. Il sistema shelter si riferisce alla componibilità di contenitori su Lcv, come ad esempio il Ducato. La combinazione di contenitori, a diverse temperature e sganciabili facilmente, consente un trasporto merci di differenti tipologie contemporaneamente, con evidente riduzione dei viaggi di consegna e drastico abbattimento di emissioni di CO2, soprattutto all’interno dei centri urbani (il cosiddetto ultimo miglio).

“Nella catena di trasmissione del sapere attivata all’interno del Polo Automotive – ha spiegato Antonio Di Cosimo, di Abalog – anche aziende come la nostra possono fare la loro parte, confrontandosi sulle esigenze e trovando subito risposte con idee che fino a qualche anno fa non avremmo potuto industrializzare”.

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