giovedì , 25 Aprile 2024

Pescara. anteprima del Festival Mediterraneo della Laicità. Sabato si esibirà il duo Di Liberatore e Materazzo con “No More War”

Il concerto rientra negli incontri d’arte Verso 8° Festival mediterraneo della laicità, le cui giornate finali si svolgeranno presso L’Aurum il 13/14/ 15 novembre prossimo. Alla conferenza hanno partecipato l’assessore alla Cultura Giovanni Di Iacovo, gli artisti del concerto e il motore del Festival Mediterraneo della Laicità Silvana Prosperi.

“Presentiamo oggi un anteprima bello e intenso del nuovo Festival – ha spiegato l’assessore Giovanni Di Iacovo – Una manifestazione bella perché è riuscita a radicarsi nel tempo offrendo cartelloni e panorami di cultura in città che sono necessari e preziosi. Il concerto è un evento commemorativo, nel senso della memoria, però, perché dedicato ai 100 anni dalla Prima Guerra Mondiale. Affronta l’argomento in modo artistico e didattico, perché passi il messaggio che cose del genere possano ripetersi in futuro da qui il titolo scelto “No More War”.

“Non è una semplice rievocazione di quei giorni, ma una rilettura artistica polivalente di quel periodo storico, di tutte le guerre in generale – spiegano Lorenzo Materazzo e Alan Di Liberatore, piano e violoncello nel duo che si esibirà – Il nostro spettacolo si avvale di musica tratta da quel periodo storico, chi assisterà allo spettacolo sentirà le melodie di quegli anni. Si vuole proporre una riflessione esistenzialistica di ciò che la guerra comporta anche dal punto di vista laico. Cosa facciamo in uno spettacolo sulla guerra? Abbiamo cercato di unire più arti, danza, video, ma il grosso del lavoro fatto noi da musicisti in una scelta del ritmo musicale che quasi si dissolve durante l’evento per creare una sospensione temporale in chi ascolta, uguale a quella che provoca la guerra”.

“Una scelta d’effetto quella di raccontare attraverso questa speciale riflessione l’atmosfera della guerra – ha sottolineato Silvana Prosperi – Una rilettura di come musica, immagini e linguaggio del corpo possono dare un contributo concreto alla condanna della guerra nel contesto del tema del festival che è mettere in primo piano i conflitti. Lo facciamo perché i conflitti possono essere superati attraverso l’arte e la musica per restituire al concetto di cittadinanza il valore aggiunto della memoria e dell’arricchimento umano. Di Liberatore e Materazzo lo fanno con grande delicatezza, attorniati da un nucleo di tecnici come Daniel Scorranese audio e Andrea Scarselli video che rendono il loro lavoro una vera gemma”.

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