giovedì , 25 Aprile 2024

Un venerdì sera ‘Nel nome del Padre’, ovvero Proger Chieti – Brescia

Torna da avversario quel Marco Passera che due stagioni fa vesti la casacca biancorossa per 13 gare, contribuendo non poco a timonare le Furie fino a raggiungere la soglia dei playoff. Non bastasse già questo a dare un tocco nostalgico alla gara, si aggiunga che in maglia bresciana scenderà sul parquet del PalaTricalle Damian Hollis, figlio di un vero e proprio mito della storia della pallacanestro chietina, Essie Hollis, che nel campionato di A2, targato Rodrigo, della stagione 1979-80 seppe offrire, insieme al compianto Bill Collins, un campionario di prodezze che fecero epoca e che sono ancora parte integrante della memoria storica dei tifosi meno giovani. Hollis, un nome, una leggenda che venerdì tornerà a ravvivarsi nuovamente nel racconto di qualche padre che racconterà al proprio figlio di aver avuto la fortuna di vederlo giocare nell’angusto Palazzetto di Colle dell’Ara. A lui, che in tantissimi ritengono essere stato il più grande giocatore che abbia mai indossato la maglia della Pallacanestro Chieti, sarà dedicata una targa ricordo, consegnata al figlio prima dell’inizio della partita. I fili di storie del passato s’intrecciano con quelli del presente, per disegnare trame sorprendenti. Nel nome del padre il figlio giocherà contro la squadra che consacrò la fama del genitore, quasi una sceneggiatura per un intreccio da film. Proprio così e come ogni film che si rispetti anche questo avrà una colonna sonora speciale, la prima audizione assoluta dell’Inno delle Furie, parole, musica e voce del maestro Piero Mazzocchetti, che non potrà essere presente per l’occasione ma che promette al più presto un’esibizione dal vivo. Una ragione in più per esserci anche in una serata insolita come quella del venerdì.

Tante suggestioni, però, non oscurano certo l’evento sportivo, perché quella che si giocherà tra Proger Chieti e Brescia si annuncia come una sfida intensa e spettacolare. Questa volta è Pino Di Paolo, assistente coach di Cedro Galli, a presentarcela: “Veniamo da una sconfitta amara, anche ad Imola come a Treviglio abbiamo ceduto nel finale, non potendo competere con i nostri avversari a causa di una rotazione limitata. Purtroppo gli infortuni ci hanno impedito di poter giocare ad organico pieno e ci resta un bel po’ di rammarico. Con Brescia sarà una partita molto dura, affronteremo una squadra esperta e lunga, che ritengo possa competere per le prime tre piazze della classifica finale. I bresciani giocano una pallacanestro di stampo prevalentemente offensivo, potendo contare su giocatori, come Hollis, dalla mano caldissima. Possono inoltre contare su gente di molta esperienza come Cittadini, Ferrari e Holmes e questo è di sicuro un vantaggio per loro, visto che noi contiamo invece su ragazzi, per la maggior parte, esordienti in questo campionato. La chiave della partita consisterà per noi nel riuscire a contenere le bocche di fuoco di Brescia e nel reggere la sfida sotto le plance, una battaglia che potrebbe essere decisiva per le sorti della partita”.

Anche per il giovane MatteoPiccoli, questa non è una gara come tutte le altre: “Brescia è una squadra molto forte, che già nella scorsa stagione ha fatto molto bene e che ha giocatori esperti e di talento. Assomiglia molto ad Imola anche se nel complesso, forse, è meno aggressiva della squadra romagnola. Per me, venerdì, sarà una grande emozione confrontarmi contro Marco Passera, che fino a qualche anno fa sostenevo sugli spalti come tifoso. Devo inoltre tanto a suo padre, Franco, che è stato fino all’anno scorso mio allenatore e che è quello che più mi ha dato convinzione e fiducia nei miei mezzi. Ho tanta riconoscenza nei suoi confronti ma sarò costretto a dargli un dispiacere che magari potrò compensare con un grande abbraccio a fine gara”.

Per Brescia questa partita vale un esame ed è lo stesso allenatore, Andrea Diana, a sottolinearlo: “Quella di venerdì sera sarà un banco di prova estremamente importante per noi, perché Chieti davanti al proprio pubblico riesce a fornire prestazioni di grande energia e confidenza ma anche perché vogliamo approcciarci alla gara in maniera assolutamente diversa da quanto fatto a Roseto. Sarà inoltre un match che ci servirà per capire se siamo in grado di fare passi in avanti sia per quanto riguarda il nostro livello di concentrazione, che spesso non siamo in grado di mantenere alto per tutta la durata della partita, sia per quanto riguarda il nostro gioco e la nostra mentalità di squadra”.

Mirza Alibegovic, uno dei punti di forza della squadra bresciana, la pensa proprio come il suo allenatore: “Domani sera ci aspetta una squadra che fa dell’energia davanti al proprio pubblico una delle sue armi principali, senza dimenticare, però, l’aspetto tecnico: da Monaldi e Armwood fino a Lilov, Chieti dispone di giocatori molto validi e soprattutto molto pericolosi nel tiro dalla lunga distanza e a questo aspetto dovremo fare molta attenzione. Noi vogliamo migliorare e dimostrare che anche in trasferta possiamo dire la nostra e non solo davanti al nostro pubblico”.

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