giovedì , 28 Marzo 2024

Operazione interforze di Polizia all’ex Consorzio Agrario di Pescara

Pescara –  Nella mattinata odierna si è svolta un’operazione di controllo di polizia interforze presso l’ex Consorzio Agrario, condotto dalla Questura di Pescara con l’ausilio dei Carabinieri e della Polizia Municipale. Si tratta di un’area a ridosso di via Monte Camicia, adiacente a via del Circuito, divenuta una zona ad altissimo rischio degrado. L’operazione nasce dalla necessità da parte delle forze di Polizia di effettuare dei controlli in merito alle presenze e alle criticità giunte attraverso tantissime segnalazioni circa l’area. Si ricorda che sull’ex Consorzio il 31 marzo scorso anche il sindaco Marco Alessandrini  aveva firmato un’ordinanza per la tutela della pubblica incolumità. Sul posto oltre alla Polizia, Carabinieri e Polizia Municipale, sono intervenuti anche il 118, il titolare dell’area e gli operatori comunali per il ripristino dello stato dei luoghi.

 

“Ringrazio le forze dell’ordine per l’intervento in un’area diventata pericolosa anche per chi l’aveva scelta per viverci – ha riferito il sindaco Marco  Alessandrini – In città purtroppo sono diverse le mete di disperati e senza fissa dimora, che cerchiamo di monitorare attraverso sia interventi mirati che segnalazioni alle associazioni. Ma non sempre questo tipo di intervento è possibile, perché non sempre questa utenza vuole farsi assistere. L’area privata dell’ex Consorzio agrario era in uno stato di grande degrado, che ci era stato segnalato più volte dalla cittadinanza, su cui è intervenuta anche la Presidenza del Consiglio Comunale chiedendoci  di agire per le nostre competenze. Alla base dell’ordinanza sindacale c’è la necessità di assicurare la zona perché fatiscente e pericolante, al fine di evitare che la situazione già delicata potesse peggiorare oltremodo. Abbiamo chiesto al  proprietario di provvedere a chiudere i varchi a un’area per raggiungere la  quale la recinzione era stata violata ripetutamente nel tempo e in più punti”.

 

Schermata-2016-04-06-alle-19.08.02“Un intervento che mette lo stop ad un’emergenza ciclica notevolmente peggiorata fino a diventare una vera e propria bomba sociale – ha commentato il Presidente del Consiglio Comunale Antonio Blasioli – Gli occupanti nei mesi scorsi hanno rotto le recinzioni per trovare ricovero all’interno delle strutture: non solo nei capannoni lato fiume, ma anche nello stabile di via Del Circuito, murato qualche anno fa proprio su mia richiesta alla proprietà. Sono stato sul posto questa mattina e ho trovato una condizione davvero al limite della dignità e decenza, su cui era indispensabile intervenire. Malgrado negli anni i residenti avessero anche tollerato questa difficile convivenza, negli ultimi tempi c’era stata una escalation in negativo delle frequentazioni, divenute tali da essere un rischio per l’incolumità pubblica degli stessi frequentatori, oltre che dei residenti. Non si trattava infatti solo di un ricovero abusivo, ma di persone che hanno esasperato un intero rione, compiendo furti e altre peripezie, atti osceni in luogo pubblico e accendendo fuochi tutte le sere tra le tante sterpaglie che si trovano nella proprietà. In zona il lunedì di Pasqua sono stati eseguiti anche due arresti.

Per tali ragioni ho scritto al Prefetto e al Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica chiedendo la pianificazione di un intervento. L’8 marzo sono stato ricevuto con il Comandante della Municipale Maggitti e  dal Prefetto Provolo e all’esito dell’incontro ho chiesto al sindaco di intervenire con un’ordinanza, attivando anche i servizi sociali per aiutare le persone che veramente lo vogliono.

Dentro la struttura sono state rintracciate circa 24 persone, tra cui anche italiani, non c’erano bambini per cui i nostri servizi sociali erano già stati mobilitati. Grazie alla presenza dei proprietari è stato possibile murare gli accessi e finestre già in giornata, ma credo che il Comune debba richiedere anche interventi per riportare igiene e decoro nella struttura. L’operazione affronta però solo un concreto. Occorre intervenire anche sulle altre strutture in abbandono della città. Con l’ausilio del Servizio edilizia si potrebbe fotografare l’esistente volumetrico, in modo da chiedere ai proprietari dei siti dismessi di intervenire e abbattere gli scheletri degli edifici. E’ un approfondimento che farò nei prossimi giorni e che nasce dall’esigenza segnalataci anche da alcuni dei proprietari vittime di questa situazione. Ringrazio le forze dell’ordine e i dipendenti del Comune per l’operazione portata a termine oggi, prima fra tutti il Prefetto ed il Sindaco”.

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