venerdì , 19 Aprile 2024

Mdp: presentate le nuove adesioni per la provincia di Teramo,

Entrano a far parte del movimento: Francesco Ruggieri (Consigliere Comunale Basciano e componente Direzione Provinciale SI),  Chiara Di Marcantonio (già componente segreteria provinciale SEL/SI – delegata pari opportunità e diritti civili), Giovanni Macè (Presidente ANAAAR – Associazione anti raket e anti usura), Gabriele Ruggieri (già Sindaco di Castellalto), Giuseppe Di Febo (già Sindaco di Silvi), Daniele Costantini (già Assessore alle politiche sociali Comune di Pineto), Tiziana Di Tecco (già Assessore alle politiche sociali e P.I. Comune di Pineto), Claudio Palmaricciotti (già Dirigente PdCI Pineto),  Antonio Di Marco (Pineto), Anna D’Amario (Pineto), Antonio Amodei (Pineto) e Marco Foglia (già Responsabile SEL/SI a Martinsicuro).

 Hanno, invece, già annunciato la propria adesione a Mdp: Tommaso Di Febo (già Coordinatore Regionale SEL Abruzzo e Direzione Nazionale SI), Mario Filippini (già Consigliere Regionale), Mirko De Berardinis (già Segretario PD Teramo Centro e Assemblea Nazionale PD), Francesco Virgilii (Presidente Nazionale ANCODAS), Donato Di Marco (CIA Abruzzo), Andrea Core (Esecutivo Nazionale UDU), Piero Chiarini (Presidente Teramo Nostra), Maurizio Nardangeli (già Assessore Comune di Tossicia), Stefano Di Filippo (già Assessore Comune di Civitella Del Tronto), Mario Luciani (già Consigliere Provinciale), Arianna Virgilii (Componente Assemblea Nazionale SI), Ahmad Husein (Componente Assemblea Nazionale SI), come pure dei Circoli SEL/SI di Roseto Degli Abruzzi, Mosciano S. Angelo e Silvi, nonché la componente socialista della federazione SEL-SI Teramo.  

 

Gli aderenti hanno spiegato le motivazioni a seguire questo nuovo percorso in una nota stampa:

“Compagni provenienti da diverse esperienze politiche che intendono lavorare per la ricomposizione della sinistra. Per superare da un lato il paradosso di quella sinistra che mette in campo politiche di destra, come il PD renziano, e dall’altro l’inefficacia di quella radicale. Siamo promotori del nuovo movimento democratico e progressista con l’obiettivo di dare all’Italia un governo che corrisponda ai bisogni e agli interessi del nostro Paese. Pensiamo che sia necessario contrastare il populismo e l’avanzata delle forze antisistema e della destra reazionaria.
Per questo serve costruire e radicare un campo di esperienze democratiche e progressiste legate alle culture socialiste, cattoliche democratiche e ambientaliste, al mondo civico dell’associazionismo e del volontariato, alla grande mobilitazione popolare manifestatasi nel recente referendum costituzionale.
Questo processo costituente si propone di ricostruire un centrosinistra plurale, non soffocato da ambizioni leaderistiche e da pretese di arrogante autosufficienza che inevitabilmente porteranno alla vittoria dei nostri avversari, che sappia trarre nuova linfa vitale dai valori costituzionali dell’antifascismo e dalla storia repubblicana migliore, a partire dall’esperienza dell’Ulivo.
Della nostra Costituzione assumiamo come principio guida l’articolo 1: «L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.  La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione».  L’uguaglianza è la nostra bussola e una maggiore equità fiscale il nostro obiettivo. Combattere le disuguaglianze per un’equa ridistribuzione dei profitti tra i cittadini.
L’istruzione, la sanità, la sicurezza e l’ambiente devono avere un valore universalistico, perché sono beni comuni che definiscono il grado di civiltà e di democrazia di un Paese. Dobbiamo investire su misure concrete di sostegno al reddito a contrasto dell’esclusione sociale, su politiche per il diritto alla casa, di promozione del diritto alla parità di genere, di supporto alle famiglie, che potenzino l’offerta pubblica dei Comuni e delle Regioni.
L’articolo 1 della Costituzione contiene un altro valore per noi fondamentale, quello di popolo. L’unico modo per arginare l’onda populista è quello di tornare ad essere popolari. Ciò significa recuperare il rapporto con le periferie, quelle politiche, sociali, culturali. Ora tocca a noi dare risposte chiare, inclusive che riportino la sicurezza sociale nella vita quotidiana di ciascuno e rispondano a un’esigenza di protezione declinata secondo i valori della sinistra e di un nuovo centrosinistra di governo.
Per questi motivi aderiamo al nuovo soggetto politico “Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista” al quale hanno aderito tra gli altri: Arturo Scotto, Gianni Melilla, Alfredo D’Attorre, Pierluigi Bersani, Enrico Rossi e Roberto Speranza”.

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