venerdì , 19 Aprile 2024

Accoglienza: Lorenzo Sospiri (FI) “business di presunti profughi a Pescara” VIDEO

“Per noi –ha commentato Sospiri– appare evidente, dalle notizie che abbiamo, l’indirizzo dell’amministrazione Alessandrini in materia di ospitalità dei presunti profughi – ha affermato Lorenzo Sospiri – è quello di trasformare i CAS presenti nella città di Pescara, cioè questi Centri di prima accoglienza dove le Cooperative rosse hanno fatto grandi affari in SPRAR, cioè in Centro cogestiti dalle stesse Cooperative più il Comune che hanno una dimensionte temporale molto più lunga. Questo può apparire un dato positivo, non lo è quando vi è in corso l’approvazione e la conversione il Legge del Decreto Giustizia e Sicurezza del ministro Salvini che, dalle dichiarazioni che noi abbiamo assunto, di fato vuole azzerare questo tipo di gestione, CAS e SPRAR, e passare a una gestione invece che contenga nel tempo la spesa e la permanenza di chi non ha diritto, per motivi umanitari e per protezione internazionale, ad essere nel nostro Paese. Quindi cosa vuole fare il Comune, avendo a nostro avviso un po’ di amicalità tra i gestori, che poi sono sempre le stesse Cooperative, abruzzesi e non, e la fantomatica ARCI che ormai ha trasformato la sua ragione sociale? È quello appunto di anticipare i contenuti del Decreto Salvini e riempire Pescara di SPRAR localizzandoli tra l’altro tutti insieme: la Tiburtina di Pescara, che è già una zona che soffre come area vasta dei problemi di sicurezza, in due centri permanenti di gestione di circa 200 presunti profughi. Diciamo ‘presunti’ perché abbiamo i dati dell’anno precedente, quest’anno la Prefettura assegnerà circa 630 posti rispetto ai 1200 dell’anno precedente. Queste circa 570 persone le abbiamo rimpatriate? Circa il 10% si sono spostate dai CAS agli SPRAR, il 7% ha visto riconosciuto il proprio diritto ad avere protezione internazionale perché scappava da una guerra, quindi circa 40 persone su 1200, il 20-25% hanno ricevuto un permesso di protezione umanitaria. Questo vuol dire che ci sono 331 persone dell’anno precedente, con un foglio di VIA, che via non sono andate, che vagano per la nostra città, per la nostra regione e per la nostra nazione da Pescara senza un euro in tasca, senza documenti, senza poter stare sul territorio nazionale e credo in situazioni di grande disagio. Quando una persona è in situazione di grande disagio è facile che possa cadere nelle maglie di qualche problema di giustizia. È il fallimento totale della gestione centrosinistra comunale e nazionale dei presunti profughi. L’azione di Alessandrini è intanto in totale contrasto con il buonsenso: dal momento in cui il Governo vuole chiudere i CAS e tu li vuoi trasformare per farli continuare a vivere. Se queste persone non hanno il diritto di stare qui perché li dobbiamo stipendiare con i soldi dello Stato? Giusto per dare qualche cifra per l’anno 2019 ospiteremo circa 630 persone, la media assegnata di gara alla Prefettura che abbiamo consegnato è di circa 34 euro a persona per 30 giorni sono circa 660 euro al mese per un anno, stiamo parlando di 7 milioni e 711 mila euro di impatto economico per la gestione di questo servizio. Questo è un buon motivo per non chiudere i CAS, come il Gioverno vuole fare, e trasfrormarli per tirare a campare qualche anno in più con un costo di 7 milioni l’anno? A me sembra un motivo molto convincente, però molto in contrasto con il buonsenso e con la percezione di sicurezza che già quella zona di Pescara non ha e che verrebbe aggravata ulteriormente”.

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