venerdì , 29 Marzo 2024

Pescara pronta la seconda edizione di “A futura memoria”

L’edizione 2018 animerà una pluralità di luoghi e spazi culturali nella città di Pescara per i prossimi mesi, a partire da giovedì 8 novembre con il primo degli eventi in programma, la mostra “Dreamers. 1968: come eravamo, come saremo” inserita tra gli eventi del FLA Festival e allestita il presso Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara, che sarà inaugurata l’8 novembre alle h 19.00 alla presenza di Fausto Bertinotti per concludersi il 20 gennaio 2019. La mostra, realizzata dall’Agi in collaborazione con il Miur, vedrà una forte partecipazione delle scuole attraverso progetti di alternanza scuola lavoro e visite guidate per studenti e studentesse.

Inoltre sono previste delle visite guidate speciali su prenotazione con testimonianze d’eccezione, la prima è prevista il 22 novembre alle h 18.30 con Luciana Castellina.

Il progetto è alla sua seconda edizione, dopo l’edizione 2017, dedicata alla rivoluzione russa nel suo centenario ed al movimento del 1977 nel suo quarantennale. Ora, nel 2018, protagonista sarà la stagione del ’68 – ’69, vista nelle sue molteplici sfaccettature, prevalentemente in Italia, ma non solo.

Lo spirito è lo stesso, quello di riannodare i fili di una memoria collettiva sui grandi eventi che hanno cambiato il corso della storia e della cultura mondiale e nazionale. In particolare quest’anno “a futura memoria” si concentra sulla stagione che più di altre è diventata incisiva nella battaglia per la felicità delle donne e gli uomini del nostro paese e non solo, il cosiddetto “68”, che ancora suscita l’interesse di giovanissime e giovanissimi.

Un appuntamento vivo, lontano dalla nostalgia, che grazie alla sua multidisciplinarità ed avvalendosi di una pluralità di strumenti (mostre, convegni di approfondimento, proiezioni cinematografiche, appuntamenti musicali, presentazioni di libri) cerca di ricostruire l’esprit du temps di una ribellione divenuta, nell’immaginario collettivo, il simbolo stesso del cambiamento e della trasformazione.

Le manifestazioni contro la guerra nel Vietnam e contro l’atomica, le lotte operaie e studentesche per lo stato sociale ed i diritti, l’impegno delle donne per l’autodeterminazione compiono cinquant’anni; una ricorrenza grazie alla quale ritrovare le ragioni di quell’anno “formidabile” rimettendo insieme le voci, le speranze, l’immaginazione di una generazione che, tra luci ed ombre, ha costruito il proprio futuro come mai avvenuto prima nella storia dell’umanità.

RASSEGNA CULTURALE NEL DETTAGLIO novembre 2018 / marzo 2019

MOSTRE:

Dreamers. 1968: Come eravamo, come saremo”, a cura dell’Agi, da un’idea di Riccardo Luna, Museo delle Genti d’Abruzzo – Pescara, dall’8 novembre 2018 al 20 gennaio 2019. Ingresso 6€ – Ridotto 3€.

In occasione del 50esimo anniversario del ‘68, l’AGI Agenzia Italia con il patrocinio del MIUR – Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ha realizzato la mostra “Dreamers. 1968: come eravamo, come saremo” già allestita a Roma e adesso inaugurata in contemporanea a Pescara e Torino. icostruendo l’archivio storico fotografico e multimediale di quell’anno e recuperando il patrimonio di tutte le storiche agenzie italiane e internazionali. La mostra intende delineare un vero e proprio percorso nell’Italia e nel mondo di quel periodo, con lo scopo di rivivere, ricordare e ristudiare la storia che ha messo le radici del presente attraverso un racconto per immagini e video del Paese di quegli anni. Tutta la storia verrà raccontata attraverso la cronaca, gli usi, i costumi e le tradizioni in diverse sezioni tematiche, dando vita a un intenso racconto dell’Italia del ’68.

Genti d’Abruzzo nel ‘68” Museo delle Genti d’Abruzzo – Pescara, febbraio/marzo 2019. La mostra si svilupperà su materiale bibliografico recuperato presso archivi e biblioteche pubbliche e con documenti, foto, video e oggetti originali prestati dai protagonisti locali dell’epoca attraverso la campagna già attiva “Com’eravate nel 68? – Com’erano i tuoi nel 68” – #ILMIO68.

CINEMA:

Proiezioni speciali:

  • A pugni chiusi” un film di Pierpaolo De Sanctis, alla presenza del protagonista Lou Castel, fine gennaio;
  • Ora e sempre riprendiamoci la vita” alla presenza del regista Silvano Agosti, fine dicembre.

Rassegna film e doc: ogni settimana nei circoli Arci Babilonia, Futuro Imperfetto, Atelier 010. Ecco alcuni titoli: LA CHINOISE di Jean-Luc Godard; POLICEMAN di Sergio Rossi; LA SUA GIORNATA DI GLORIA di Edoardo Bruno; CORRI UOMO CORRI di Sergio Sollima; LA CINA E’ VICINA di Marco Bellocchio; TEOREMA di Pierpaolo Pasolini; SOTTO IL SEGNO DELLO SCORPIONE di Paolo e Vittorio Taviani; GRAZIE ZIA di Salvatore Samperi; I CANNIBALI di Liliana Cavani; EAT IT di Francesco Cesaretti.

EVENTI SPECIALI:

Fausto Bertinotti, Luciana Castellina, Silvano Agosti, Pier Paolo De Sanctis e Lou Castel, IL ’68 dei Baustelle con Francesco Bianconi (cantante della band) e Paolo Di Paolo (giornalista de La Repubblica).

LIBRI e INCONTRI in programma:

William Gambetta, Il ’68 sui muri e la comunicazione politica

Renzo Paris, Sessantotto visionario

Maurizio Ridolfi, I colori della politica e il ‘68

Rudy Ghedini, Quei pugni neri a Città del Messico: il ’68 dello sport

Francesca Socrate, Tra avanguardia e tradizione; le due generazioni del ‘68

Claudio Silingardi, La musica e l’anima del ‘68

Roberto Leombroni, E fu ’68 anche in Abruzzo

Guido Viale, Un testimone del ‘68

Giovanni De Luna, Il decennio: le eredità del ‘68

Leonello Zaquini, Il ’68 raccontato a mio figlio

Guido Crainz, Il ’68 “degli altri”, a est oltre la cortina di ferro

Jacopo Fo, C’era una volta la rivoluzione, 1968-1979

Mario Del Pero, Ma il ’68 nasce negli Stati Uniti

Mario Capanna, Noi tutti… nel ‘68

Franco Berardi, Bifo, Il ’68 nei documenti

NOTE

ORA E SEMPRE RIPRENDIAMOCI LA VITA: documentario di Silvano Agosti, uscito in sala il 4 ottobre, presentato al Festival di Locarno. Dieci anni di Italia tra speranze e contestazione, uno spaccato che il regista ci consegna dell’Italia tra il 1968 e il 1978, una presentazione o descrizione storica di quegli anni, ma soprattutto una nuova prospettiva per riconsiderare quel decennio come un periodo unico, eccezionale sul piano storico, sociale e politico. I contenuti trattati si aprono con la battaglia di Villa Giulia a Roma in cui gli studenti romani si scontrarono con la polizia nel tentativo di riconquistare la facoltà di architettura per arrivare all’omicidio di Aldo Moro da parte delle Brigate rosse. Silvano Agosti porta alla luce quella che è per lui una rivoluzione, pari, se non superiore a quella realizzata molto tempo prima dai francesi. Non ha nessun timore di mostrarsi schierato e di offrire una versione di parte in merito a fatti sui quali si è dibattuto a lungo in Italia, inquadrandoli in un’ottica che risulta urgente alle nuove generazioni: salvaguardare il prossimo dalle storture e dai delitti compiuti dal potere (politico e governativo, ma anche economico e capitalista) per se stesso e per le proprie oligarchie. Il film è diviso in capitoli ideali in cui l’elemento documentale è accompagnato dalle testimonianze di alcuni dei protagonisti di quegli avvenimenti, raccolte dallo stesso regista nel corso degli anni e inserite a commento nella ricostruzione offerta dalle immagini di repertorio. A prendere la parola sono i testimoni discussi e discutibili (non da Agosti) di quegli anni: parliamo di personaggi pubblici come Oreste Scalzone, Giovanni Piperno, Pietro Valpreda e ancora Franca Rame, Mario Capanna che insieme ad altri meno celebri ma non meno importanti, si rivolgono al loro interlocutore tanto nel ruolo di vittima che in quello di parte in causa e propositiva degli avvenimenti che li riguardano. “Ora e sempre riprendiamoci la vita” appare netto e concreto nella sua presa di posizione così come nel tentativo di continuare a lottare, oggi, domani e per sempre. Un film se vogliamo nostalgico ma formativo per quelle nuove generazioni che non devono dimenticarsi di dialogare e di non lasciarsi sopraffare da coloro che vogliono imporre loro uno stile di vita convenzionale.

IL ’68 dei BAUSTELLE: il ’68 dei Baustelle è una indagine/concerto in 4 università italiane che prende spunto dall’anniversario che segna il debutto in società di una generazione di giovani per capire cosa oggi i giovani sognano, vogliono, sperano, e cosa sono disposti a mettere in gioco per tutto ciò. Per cui,  i musicisti accompagnati dallo scrittore e collaboratore di Repubblica Paolo Di Paolo, indagheranno i giovani usando come pretesto alcune canzoni del loro repertorio eseguite come spunto per iniziare la discussione. L’evento è previsto per il 3 dicembre e sarà a ingresso libero.

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