venerdì , 26 Aprile 2024

Terza Dose di Vaccino: Blasioli (PD) chiede a Regione e ASL chiarezza sulle modalità di prenotazione e critica la soluzione “outlet CSA”

Pescara – «Siamo ancora in un “momento delicato”, con molte persone interessate dalla somministrazione della terza dose del vaccino contro il Covid e in questa nuova fase della campagna vaccinale, particolarmente importante perché contribuisce a mettere in sicurezza fasce più fragili della popolazione, purtroppo la confusione nelle comunicazioni della Giunta Marsilio e della ASL di Pescara lascia tutti incerti.»

È quanto lamenta Consigliere regionale Antonio Blasioli che spiega come per poter capire cosa fare allo stato attuale gli utenti devono districarsi tra comunicati distinti e comunicati congiunti, perché non c’è una comunicazione ufficiale unica, univoca, chiara ed esaustiva. 

«Qualche settimana – prosegue Blasioli– fa la ASL comunicava che avrebbe contattato telefonicamente i pazienti e fissato l’appuntamento per la somministrazione della terza dose, adesso invece dichiara che gli utenti devono procedere autonomamente con la prenotazione.
Chiediamo alla Giunta Marsilio e alla ASL di Pescara di fare chiarezza e, senza perdersi in dichiarazioni trionfalistiche di amministratori e dirigenti,  di pubblicare una nota ufficiale, specifica e completa di tutte le indicazioni utili e necessarie su:
–          definizione precisa delle categorie di pazienti a cui è destinata la terza dose di vaccino anti-Covid;
–          modalità di prenotazione; 
–          a distanza di quanto tempo dalla doppia dose (o monodose) del vaccino anti-Covid occorre ricevere la terza dose;
–          giorni e orari di apertura dei Centri Vaccinali. »

Blasioli fa notare che trattandosi di persone che hanno completato il ciclo vaccinale nei mesi scorsi, di queste la ASL è già in possesso di tutti i dati necessari per una convocazione diretta; «è possibile che, a distanza di un anno, non si riesca a pianificare la somministrazione della dose aggiuntiva che tenga conto dei tempi in cui è stata somministrata la precedente, definendo un programma dettagliato dei soggetti vulnerabili che verranno vaccinati e contattando direttamente i destinatari del vaccino uno a uno?
La troppa e frammentata comunicazione, le diverse modalità di prenotazioni che si stanno succedendo, generano solo tanta confusione e la popolazione viene lasciata in piena incertezza e smarrimento e ciò lo dimostrano le numerose chiamate che ogni giorno riceviamo sulle modalità da seguire.»

Una soluzione diversa dall’Outlet di Città Sant’Angelo

«Colgo inoltre l’occasione, visto che lo ha sostenuto anche il Consiglio Comunale di Pescara votando all’unanimità un ordine del giorno proposto dal gruppo del Partito Democratico, –aggiunge il consigliere regionale Dem–per ribadire l’assurdità della scelta di costringere i pescaresi a recarsi all’Outlet di Città Sant’Angelo per la somministrazione della terza dose. Leggiamo sulla stampa che il centro vaccinale al Pala Becci del porto turistico riaprirà entro dicembre; possibile che per due mesi non si riesca a individuare un altro spazio facilmente accessibile da adibire a hub per la somministrazione del vaccino? 

Si cerchi – e si trovi – subito una soluzione diversa dall’Outlet di Città Sant’Angelo, perché è impensabile che non sia stato previsto un centro vaccinale per il capoluogo di provincia, in cui, tra l’altro, risiede più di un terzo dell’intera popolazione provinciale, costringendo proprio le categorie che hanno maggiori problemi di spostamento, soggetti fragili, over 80 a raggiungere Città Sant’Angelo, operazione resa ancor più ardua dai cantieri presenti sulla circonvallazione.» Conclude il Consigliere regionale Antonio Blasioli

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