venerdì , 19 Aprile 2024

Manoppello, spese dell’energia da 200 a 800mila euro l’anno

Il Consiglio comunale ratifica la variazione di bilancio senza gravare sui cittadini.
Il Sindaco De Luca: “La situazione è drammatica, non so quanto reggeremo. I Comuni hanno bisogno di aiuti dallo Stato” 

Manoppello – Come le famiglie anche le pubbliche amministrazioni sono alle prese con i problemi del caro bollette per l’energia. Il Consiglio Comunale di Manoppello ha approvato mercoledì, nel corso dell’assise civica, una variazione urgente al Bilancio, pari 300mila euro, che permetterà di fare fronte alle maggiori spese derivanti dagli aumenti di luce e gas per illuminazione pubblica, illuminazione edifici comunali e scuole e gestione calore degli stessi immobili.

“La variazione ci consentirà di coprire le maggiori spese dell’energia per le tutte utenze pubbliche – hanno spiegato il sindaco Giorgio De Luca e l’assessore al Bilancio Antonio Costantini – passate in un anno da circa 200mila euro, a una cifra quasi quadruplicata, che stimiamo intorno agli 800mila euro -.  Grazie ad un bilancio solido e alla possibilità di sfruttare parte dell’avanzo di Amministrazione del Fondone per il ristoro agli Enti delle maggiori spese generate dall’emergenza pandemica, siamo riusciti a fronteggiare questi aumenti eccezionali. È importante ricordare – hanno aggiunto – che abbiamo varato la misura senza gravare sulle tasche dei cittadini e, dunque, senza aumenti di tasse e imposte, salvo alcuni minimi adeguamenti e mantenendo gli stessi servizi”.

Nel corso della seduta dell’Assise civica, presieduta da Roberto Cavallo, sono state approvate le delibere di variazione di bilancio per il riconoscimento di legittimità di debiti fuori bilancio, tre votate all’unanimità e una, quella relativa alle fatturazioni di ESA Energia, approvata con il voto contrario della minoranza. “L’opposizione, che ha per giorni procurato falsi allarmi sulla questione bollette, invitando alle dimissioni – ha detto il sindaco De Luca – ha espresso voto contrario al riconoscimento del debito per le fatturazioni energetiche non pagate, dimostrando, così, ancora una volta, un totale disimpegno verso la risoluzione di problemi veri”.

Nel corso della seduta è stato approvato il Regolamento di gestione delle spese di rappresentanza e sono state, infine, fornite risposte alle interrogazioni dell’opposizione che si è dichiarata insoddisfatta.

“La complessità e l’incertezza del quadro generale non promettono nulla di buono e lasciano prevedere la necessità risorse ulteriori, è escluso un taglio di aiuti e servizi alle famiglie, perché sarebbe paradossale una riduzione di impegno nel momento di maggior bisogno; ma inevitabilmente questo genererà un equilibrio finanziario da monitorare costantemente. Ad oggi – hanno concluso De Luca e Costantini – i ristori provenienti dallo Stato coprono sono una minima parte della spesa che il Comune sta sostenendo e dovrà sostenere. Dal governo serve senz’altro un aiuto maggiore a sostegno degli enti locali e quindi delle famiglie”.

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