martedì , 23 Aprile 2024

Benedetto XVI, il papa che riportò nella Chiesa lo sguardo di Cristo

Commemorato a Manoppello in coincidenza con l’antico rito di Omnis Terra

di Antonio Bini

PESCARA – In occasione della rievocazione del rito di Omnis Terra, così detto in base alle parole del testo latino del Salmo 65: Omnis terra adoret te, Deus (A te si prostri tutta la terra), nel Santuario del Volto Santo di Manoppello è stato commemorato papa Benedetto XVI. Nell’introdurre la celebrazione, p. Antonio Gentili, rettore del Santuario, ha ricordato le origini dell’antico rito, ispirato all’evento istituito da papa Innocenzo III nel 1208, nella seconda domenica successiva all’Epifania, quando veniva portata in processione la Veronica da San Pietro ai malati ricoverati nel vicino ospedale dei pellegrini di Santo Spirito in Sassia. Quell’evento, come ha puntualizzato p. Antonio, è storicamente ricordato come l’inizio del culto pubblico della sacra immagine. Ha ricordato poi che la tradizione venne ripresa nel 2016, in occasione del Giubileo straordinario della Misericordia, con un pellegrinaggio da Manoppello a Roma, portando in processione una riproduzione del Volto Santo. Negli anni successivi è stata rinnovata a Manoppello, divenendo così la terza festa annuale del Volto Santo.

In questa occasione, ha sottolineato il rettore, la celebrazione intende ricordare papa Benedetto XVI, scomparso nei giorni scorsi, che è stato pellegrino al Volto Santo il primo settembre 2006.  Primo Papa a visitare questo Santuario. P. Antonio ha evidenziato che le immagini televisive e le foto – riproposte anche in questi giorni – lo hanno mostrato profondamente emozionato in meditazione e a lungo in preghiera davanti alla sacra immagine, per poi incitare religiosi e credenti nella ricerca del volto di Cristo, concludendo, infine, con l’invito a pregare per Benedetto XVI, ringraziandolo per quanto ha dato alla Chiesa e al Santuario. Nella sua omelia, l’arcivescovo Bruno Forte ha tracciato un ideale ponte tra papa Innocenzo III, iniziatore del culto del Volto Santo, e Benedetto XVI, come pontefice che ha “riportato” nella Chiesa la sacra immagine dimenticata, dopo secoli di oblio e di silenzi. L’arcivescovo, con voce commossa, ha affermato come lo sguardo del papa morente si posò sulla riproduzione del Volto Santo, pronunciando un’ultima invocazione: “Signore, ti amo”.

Da un’altra testimonianza, pubblicata sul sito dell’agenzia stampa cattolica di lingua tedesca Kath.net il 2 gennaio 2023, sappiamo che il biografo Michael Hesemann visitò un’ultima volta Benedetto XVI il primo dicembre 2022, trovandolo debole, ma mentalmente vigile. Lo stesso Hesemann, racconta che il papa aveva vicino a sé, su un tavolino, la riproduzione del Volto Santo di Manoppello. E’ probabile che ne avesse diverse, compresa quella, custodita tra due vetri in una cornice argentea, ricevuta in dono dai Cappuccini il primo settembre 2006. L’arcivescovo Bruno Forte, ha rievocato, non senza emozione, quella visita riprendendo e commentando alcuni passaggi della preghiera che il Papa dedicò al Volto Santo, mettendoli in relazione con alcune parti del discorso che il Santo Padre tenne in occasione del suo viaggio apostolico in Germania, a Friburgo in Brisgovia, il 24 settembre 2011, durante una veglia di preghiera con i giovani.

Era stato lo stesso arcivescovo Bruno Forte ad aver accolto Benedetto XVI a Manoppello nel 2006. Fu molto particolare l’incontro del papa con il Volto Santo quando giunse nel Santuario, in una luminosa giornata estiva, accolto da migliaia di persone che riempirono ogni spazio possibile nei pressi del Santuario del Volto Santo. Il papa era visibilmente emozionato, senza nascondere la sua gioia per essere lì, sottraendosi ai tentativi di quanti tentarono di dissuaderlo da quel viaggio in un luogo dove mai nessun papa si era recato prima. Appena giunto sul sagrato, rivolse un breve saluto nei confronti dei presenti, entrando poi in chiesa, gremita di vescovi, cappuccini e sacerdoti, dove si soffermò in preghiera in ginocchio davanti l’altare. Poi salendo la scalinata, accompagnato da p. Carmine Cucinelli, allora rettore del Santuario e dall’arcivescovo di Chieti-Vasto Bruno Forte, si fermò diversi minuti in profondo raccoglimento, fissando intensamente con gli occhi lucidi l’altro lato del Volto Santo, sussurrando, secondo alcuni “…Il Volto di Dio”. 

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