giovedì , 25 Aprile 2024

Oggi la Cerimonia di inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2023 della Corte dei Conti d’Abruzzo

L’Aquila – Questa mattina presso la Sede della Corte dei conti per l’Abruzzo, nel Complesso Monumentale di San Domenico, Piazza Angioina, L’Aquila, ha avuto luogo la Cerimonia di inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2023 della Sezione Giurisdizionale per la Regione Abruzzo. Il Presidente della Sezione giurisdizionale per l’Abruzzo, dott. Mario Nispi Landi, ha svolto la relazione sull’attività della Sezione nell’anno 2022.
E’ intervenuto il Procuratore regionale, dott. Giacinto Dammicco, il Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati distrettuale di L’Aquila, Avv. Luisa Leopardi, il Presidente della Sezione regionale di controllo per l’Abruzzo, Presidente Stefano Siragusa. Agliinterventi si sono uniti i saluti di Franco Massi, Segretario generale della Corte dei conti in rappresentanza del Consiglio di Presidenza e del Cons. Elena Tomassini in rappresentanza dell’Associazione Magistrati della Corte dei conti.

Marsilio all’inaugurazione anno giudiziario

L’Aquila – Questa mattina il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha partecipato all’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte dei Conti. “Nelle varie relazioni – ha dichiarato il presidente Marsilio – la Corte ha riconosciuto l’importanza del lavoro dell’amministrazione regionale. Sono stati infatti sottolineati gli importanti risultati raggiunti dalla Regione; il buon governo della Giunta Marsilio è stato riconosciuto anche dalla magistratura contabile, a cominciare dalla parifica del rendiconto 2021, chiesta a?dalla stessa procura dopo che negli anni precedenti si era opposta ai bilanci regionali.

Da evidenziare la sottolineatura dell’importante operazione di fusione tra Fira e Abruzzo Sviluppo, ma sopra a tutto c’è la presa d’atto della riduzione del debito pubblico che passa dai 770 milioni di euro del 2017 ai circa 250 dello scorso anno, seguendo una strategia che porterà a una costante e ulteriore diminuzione. Significa, ad oggi, aver abbattuto di oltre i due terzi il debito ereditato. Tutto questo è avvenuto in un periodo di gravi crisi economica e pandemica. Un risultato di cui siamo orgogliosi e che ci sprona ad andare avanti con ancor più determinazione per consegnare ai cittadini una regione sana, trasparente e capace di spendere correttamente i soldi pubblici”.

D’Alfonso: quella “paura della firma” che ostacola la PA

“Sono rimasto favorevolmente colpito dalle parole che Mario Nispi Landi, presidente della sezione Abruzzo della Corte dei Conti, ha pronunziato stamane in occasione dell’Inaugurazione dell’anno giudiziario 2023.
Così come aveva già fatto in passato il presidente nazionale aggiunto Tommaso Miele, egli ha giustamente sottolineato che “una delle ragioni del ritardo nell’attività delle pubbliche amministrazioni e, in particolare, nella fornitura di beni e servizi e nella realizzazione delle opere pubbliche, sarebbe dovuta al timore di amministratori e funzionari di essere incriminati per abuso d’ufficio o di essere convenuti in giudizio per danno erariale. La paura della firma darebbe luogo ad una sorta di burocrazia difensiva alla base di inefficienze e ritardi nel raggiungimento degli obiettivi indicati nel PNRR”.


Ho sempre spronato dirigenti e funzionari degli enti da me diretti a superare il timore di validare gli atti. Le leggi devono diventare chiare e inequivocabili, coltivando la regola di deliberazioni normative autoapplicative e senza rinvii, utilizzando una scrittura immediata e senza necessità di interpretazioni bilanciate.
Le resistenze di alcuni nel dare vitalità giuridica ai documenti sono il cancro del nostro sistema: esse rallentano la Pubblica amministrazione e ne ostacolano la volontà decisionale, creando malcontento nei cittadini e pessima qualità dei servizi.
La guerra alla burocrazia difensiva è l’unica che possiamo permetterci in questo momento, per abbattere la pigrizia realizzativa e dare impulso agli obiettivi di crescita del Paese.
Le magistrature legittimate dalle innovazioni del nostro ordinamento devono ingrandire le esperienze di controllo cooperativo, poiché i ministeri ne dispongono mentre le autonomie locali NO. 
La decisione pubblica è complessa sia a livello centrale che sui territori, e questo deve comportare identico fabbisogno collaborativo. Personalmente lavorerò per facilitare un intergruppo parlamentare per la leale collaborazione tra le istituzioni del nostro ordinamento, realizzando il più possibile attività di controllo preventivo e cooperativo da parte delle magistrature contabili e amministrative.” Così il parlamentare Luciano D’Alfonso.
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