venerdì , 26 Aprile 2024

Spiaggia della Madonnina a Pescara “accorciata” dai lavori legati ai ripascimenti sulla costa 

il sindaco Carlo Masci e il presidente Luciano Di Tizio indicano l’area in cui gli eventuali nuovi prelievi di sabbia comporterebbero minori problemi.

“Eventuali nuovi prelievi di sabbia solo tra nuovo molo nord e trabocchi”  La soluzione emersa domenica mattina durante un sopralluogo con il sindaco Masci 

PESCARA. I prelievi di sabbia per ripascimenti vari effettuati nella zona della Madonnina hanno “accorciato” la spiaggia ben oltre il livello di guardia: tra la battigia e l’inizio delle dune sono rimasti ormai soltanto pochi metri e la prossima mareggiata potrebbe arrecare danni a quella che è a tutti gli effetti un’area tutelata. Su quel tratto di litorale insiste infatti il “Parco naturalistico dell’ambiente della sabbia e delle dune” previsto dal piano demaniale comunale che va protetto anche da prelievi esagerati. 

Della questione si sono occupati domenica mattina il sindaco di Pescara Carlo Masci e il presidente del WWF Italia, l’abruzzese Luciano Di Tizio, entrambi presenti in occasione di un evento di pulizia a mano di quel tratto di spiaggia organizzato dal WWF Chieti-Pescara in collaborazione con Lega Navale Italiana Sezione di Pescara, Kiwanis Club Chieti-Pescara e Area Marina Protetta “Torre del Cerrano” nel quadro del progetto Salvafratino Abruzzo. 

Mentre i numerosi volontari intervenuti (tra cui molti giovani e giovanissimi) raccoglievano rifiuti, il sindaco e il presidente hanno ispezionato la spiaggia concordando sulla eccessiva pressione che ha subito quel tratto di litorale, sul quale appare improponibile continuare a prelevare sabbia. Nel corso del sopralluogo, al quale ha preso parte anche Riccardo Padovano, presidente di Confcommercio Pescara, si è evidenziato che eventuali futuri prelievi dovranno necessariamente essere svolti soltanto nel tratto di litorale compreso tra il nuovo molo nord in fase di realizzazione e quello attuale (che ospita i trabocchi) dove c’è abbondanza di sabbia accumulata per il gioco delle correnti, ovviamente con la dovuta attenzione per le dune cui i mezzi all’opera non dovranno avvicinarsi. In quell’area, peraltro destinata da progetto alla futura foce del fiume, gli eventuali danni sarebbero minimizzati. Il WWF ha chiesto al sindaco di confrontarsi con le altre autorità interessate perché si agisca nelle prossime occasioni, se sarà necessario, nel sito suggerito nel corso del sopralluogo e confida di avere presto notizie positive in tal senso.  

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