giovedì , 18 Aprile 2024

Rifondazione: Domani portiamo un fiore rosso sulla tomba di Gramsci

Pescara – «In questi giorni abbiamo assistito a un rigurgito anticomunista e non solo da parte degli eredi del fascismo al governo. Ricordiamo che  la maggior parte dei condannati dal Tribunale Speciale e dei caduti della Resistenza erano comunisti. Domani 27 aprile ricorre l’anniversario della morte di Antonio Gramsci, il più celebre tra i martiri dell’antifascismo essendo l’intellettuale italiano del Novecento più studiato nel mondo. La vita e l’opera del comunista Antonio Gramsci dimostrano quanto sia caricaturale il tentativo, proprio anche di tanti liberaliberisti e dello stesso parlamento europeo, di equiparare il comunismo al nazismo. Mussolini e Hitler hanno commesso crimini in coerenza con la loro ideologia, i regimi che hanno commesso crimini in nome del comunismo lo hanno fatto tradendo i principi e gli ideali del comunismo.» 

Così Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, coordinamento nazionale di Unione Popolare insieme a Elena Mazzoni, segretaria della federazione di Roma del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea che sottolineano come questo anticomunismo risulta particolarmente becero in Italia dove il PCI, proprio seguendo gli insegnamenti di Gramsci, sviluppò un’originale via democratica al socialismo che aveva al centro l’attuazione della Costituzione che reca la firma del compagno e amico di Gramsci Umberto Terracini. 

«Sarebbe ora che il PD con un atto politico, come già fece David Sassoli a Marzabotto, facesse pubblicamente autocritica rispetto a quel voto nel parlamento europeo per una risoluzione che è diventata una bandiera per l’estrema destra in tutto il continente. Sarebbe un atto riparatore di rispetto nei confronti di partigiane/i che abbiamo celebrato ieri. Dal 1991 un nuovo anticomunismo ha caratterizzato l’egemonia del neoliberismo e ha contribuito con un dilagante revisionismo storico alla rilegittimazione dei fascismi. Ricordiamo ai tanti liberaliberisti anticomunisti che mentre Gramsci e i suoi compagni affollavano le galere, gli industriali e gli agrari sostenevano entusiasticamente il regime di Mussolini che avevano sponsorizzato fin dall’inizio.  Domani, giovedì 27 aprile, parteciperemo al tradizionale appuntamento organizzato dalla International Gramsci Society Italia ‘Portiamo un fiore rosso sulla tomba di Gramsci’,  alle ore 12.00, presso il Cimitero acattolico di Roma (ingresso di via Zabaglia 45).  Invitiamo cittadine e cittadini antifasciste/i a portare con noi un fiore rosso.  Evviva il comunismo nella libertà!» Concludono Acerbo e Mazzoni.

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