martedì , 19 Marzo 2024

Filovia in servizio da fine ottobre: I Greenway “siamo sicuri?”

Pescara – «“Mo me lo segno”, direbbe il buon Massimo Troisi.» Così con amaro sarcasmo il coordinatore del Comitato Strada parco bene comune, Ivano Angiolelli commenta le dichiarazioni del direttore tua S.p.A. Maxmilian Di Pasquale che sul quotidiano “Il Centro” di oggi, ha annunciato la nomina dell’ingegner Florindo Fedele a direttore di esercizio della Filovia.

«Una filovia che non c’è», secondo il Greenway Angiolelli che aggiunge . «Per proprio conto, l’assessore alla mobilità “ha stabilito un’interlocuzione continua con la stazione appaltante nella persona del RUP della Filovia, Architetto Paolo Sportiello, che a sua volta annuncia interventi tecnici finalizzati all’attivazione del pre-esercizio della linea su Via Castellamare Adriatico”. Ragion per cui “sono bassissime le possibilità per la riattivazione dei parcheggi estivi”. Tanto più basse saranno le probabilità di instradamento sicuro del jumbo-filobus sulle corsie ridotte della Strada parco, poste le cautele scaramantiche sul pronunciamento del Consiglio di Stato (all’esito dell’udienza di merito fissata al 18 luglio prossimo) avanzate dal medesimo direttore Di Pasquale. Il quale, persiste nel confondere sé stesso e l’opinione pubblica sulla “guida vincolata” assente dalla dotazione di bordo dei filoveicoli (le aste di collegamento al doppio bifilare aereo di contatto servono alla sola captazione dell’energia), vantata ad arte a Palazzo Spada nel tentativo maldestro di sviare finanche i giudici inappellabili di secondo grado.»

Sennonché i lavori sul percorso riservato a detta dei Greenway, sono assai lontani dalla loro conclusione a regola d’arte «(manca del tutto la sistemazione del marciapiede lato monte in pessimo stato d’uso, con annessa pista ciclabile discontinua e altrettanto sconnessa), mentre l’avvio del pre-esercizio dell’impianto, annunciato a vanvera a breve termine, presuppone viceversa il collaudo favorevole ANSFISA dell’intera infrastruttura nel suo complesso. Restano, nel merito, da progettare finanziare e costruire i tratti non elettrificati posti al di fuori della Strada parco, dove è prevista la marcia autonoma promiscua con l’ausilio delle batterie in dotazione al filobus elettrico. La cui capacità di carica è insufficiente a raggiungere il Tribunale in Via Antonio Lo Feudo, ma anche a compiere l’anello di 4.1Km che congiunge Viale Europa al Palacongressi e ritorno. Che dire, poi, dell’accesso del vettore nell’angusta Via Tasso a Montesilvano, priva di marciapiedi a norma, e nel parcheggio Michelangelo a Pescara, quest’ultimo oggetto di una “quarta perizia di variante” mai formalizzata e approvata dal Ministero dei Trasporti?
Come saranno disciplinati, a fini di sicurezza, i semafori da applicare sui numerosi accessi pedonali e carrabili che insistono sul percorso riservato?
Come impedire gli attraversamenti pedonali ad elevato rischio di incidentalità, se non attraverso l’applicazione di barriere fisiche di protezione invalicabili su entrambi i marciapiedi fuori norma?
Come garantire l’accesso al servizio dei portatori di disabilità e l’utenza debole su un tracciato denso di barriere architettoniche mai rimosse, giacché insuperabili per stessa ammissione degli improvvisati progettisti?
Chi garantirà la tenuta strutturale del fondo stradale di un tracciato inadeguato al transito di un impianto TRM ad alto livello di servizio, interessato dalla presenza della condotta di gas metano che corre nel tratto pescarese di Via Castellamare Adriatico? Dilettanti allo sbaraglio.» Conclude il responsabile del Comitato Strada parco bene comune, Ivano Angiolelli.

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