lunedì , 29 Aprile 2024

Mare-Monti: D’Alfonso “che fine hanno fatto il progetto e i fondi?”

Pescara – «Nella rete viaria abruzzese esiste una strada fantasma: la Mare-Monti, ovvero la strada di collegamento veloce tra la costa e l’area vestina. Un’infrastruttura progettata e finanziata nella seconda metà degli anni Novanta, quando ero presidente della Provincia di Pescara, ma tuttora inspiegabilmente insabbiata nei cassetti della Regione Abruzzo. I presupposti tecnici e finanziari per aprire subito il cantiere ci sono tutti, ma il presidente in scadenza Marsilio fa finta di niente e preferisce dedicarsi a incombenze più modaiole.»

Così l’On. del Partito democratico Luciano D’Alfonso interviene ricordando quei lavori che erano iniziati nel 2000, ma un’inchiesta avviata dalla procura di Pescara nel 2008 li aveva bloccati.
“Esperiti tutti i gradi di giudizio, tra il 2018 e il 2022 tutti gli imputati – tra cui il sottoscritto – sono stati assolti con formula piena.» Ricorda il Deputato Dem aggiungendo: «Si tratta di un progetto cui ho sempre dedicato grande attenzione: con due delibere della giunta regionale di cui sono stato presidente – la n. 470 del 2014 e la n. 310 del 2015 – abbiamo ribadito l’importanza dell’arteria, qualificata “ad alta priorità” e “fondamentale”. Con un’altra delibera, la n. 229 del 2016,abbiamo approvato l’adeguamento del piano altimetrico del tratto tra contrada Blanzano nel Comune di Penne e contrada Passo Cordone nel Comune di Loreto Aprutino (2° tratto funzionale) per un importo di 36 milioni di euro. Sempre nel 2016, con la delibera n. 402 abbiamo individuato l’Anas come soggetto attuatore e il CIPE ha assegnato le risorse a valere sul Fondo sviluppo e coesione 2014-2020.»

Ora che il processo è terminato a giugno del 2022, spiega D’Alfonso, i lavori possono essere riavviati.
«Ma la Regione targata centrodestra, invece di far partire il cantiere, nel 2019 ha scippato quasi 7 milioni dei 36 complessivi dedicati al progetto per finanziare altre iniziative.
Quei fondi verranno restituiti all’opera? Oppure Marsilio ha deciso che gli abruzzesi devono fare a meno di questo collegamento? Nella speranza che il presidente in scadenza risolva la sua sindrome della strada fantasma, aspettiamo fiduciosi le risposte a queste domande.» Conclude Luciano D’Alfonso.

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