sabato , 7 Dicembre 2024
Gianguido D’Alberto

Emergenza sfratti, il Sindaco Gianguido D’Alberto scrive al Commissario Castelli chiedendo un suo intervento 

Teramo – Dare una risposta immediata e concreta all’emergenza abitativa in un territorio che negli ultimi anni è stato colpito da diverse emergenze e che vive anche i disagi connaturati al processo di ricostruzione. È l’obiettivo della richiesta, avanzata dal Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto al Commissario per la Ricostruzione Guido Castelli, di farsi promotore nei confronti del Governo per l’introduzione di un blocco temporaneo degli sfratti nel territorio del cratere sismico del Centro Italia.

“Facendo seguito al confronto avuto col commissario Guido Castelli già in occasione dell’assemblea dell’ANCI che si è svolta a Torino – sottolinea il primo cittadino – gli ho rappresentato la necessità di richiedere  una specifica norma che disponga una forma di blocco o di moratoria degli sfratti all’interno dei territori del cratere sismico. L’emergenza abitativa che molte delle nostre realtà vivono, inevitabilmente aggravata e resa più complessa dalla carenza di alloggi pubblici e privati, quest’ultima  accentuata dagli effetti del sisma, sta determinando situazioni di forte difficoltà per diverse famiglie. Per questo, ho chiesto al commissario di condividere e sostenere una proposta normativa di blocco degli sfratti”. Una misura che, per il primo cittadino, dovrebbe necessariamente essere legata al processo di ricostruzione, nelle more di un recupero di disponibilità abitative che dovrebbe portare anche a un calmieramento degli affitti, “divenuti poco sostenibili”.  

Una proposta, quella sottoposta all’attenzione del commissario Castelli, di cui il primo cittadino aveva già  parlato nel corso di un incontro in Prefettura. “Al commissario, che ha sempre dimostrato una grande sensibilità – conclude il primo cittadino – ho evidenziato come tale misura  consentirebbe di porre un argine all’aggravamento di situazioni emergenziali oltre che di prevenire tensioni sociali, ponendo l’attenzione sul fatto che, considerata l’urgenza di intervenire e la diffusa emergenza sociale in atto, sarebbe necessario inserire tale disposizione nell’ambito dei provvedimenti legislativi che andranno in approvazione entro la fine del 2024″.

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