venerdì , 5 Dicembre 2025

Il Sud tra rivolte e repressione: a Pescara Gianni Oliva presenta il suo ultimo libro

Alle radici delle divisioni di oggi: lo scenario post unitario nel Mezzogiorno d’Italia protagonista della nostra storia

PESCARA – «Un ritratto essenziale della nascita del nostro Paese, fondamentale per comprendere le radici delle divisioni che lo attraversano ancora oggi». E’ la definizione contenuta nella presentazione del volume che accompagna l’ultimo lavoro di Gianni Oliva, giornalista e storico, dal titolo “La prima guerra civile. Rivolte e repressione nel Mezzogiorno dopo l’Unità d’Italia”. Il libro sarà presentato dopodomani a Pescara nella sala Berlinguer di via Lungaterno Sud, con inizio alle 17,30, nella sede della Fondazione Riforme, che con il Comitato provinciale di Pescara “Ettore Troilo” dell’Anpi e l’Associazione Nazionale Brigata Maiella ha promosso l’evento. A dialogare con l’autore saranno la giornalista Maria Rosaria La Morgia e la storica Sara Follacchio.   

«Dopo l’Unità d’Italia – illustra ancora la presentazione del volume edito dalla Mondadori per la collana “Le Scie” – il Mezzogiorno precipita in una sanguinosa guerra civile. Da un lato, i ribelli si oppongono alle nuove istituzioni con violenza: teste mozzate esposte come trofei, stupri, soldati evirati. Dall’altro, lo Stato risponde con rastrellamenti, incendi di villaggi e fucilazioni sommarie. Ma etichettare tutti i ribelli come “briganti” e definire questa contrapposizione una “lotta al brigantaggio” è un errore, che produce una grave lacuna nella storiografia ufficiale». Insomma, l’appuntamento di giovedì proverà a comprendere quanto quella pagina della storia del nostro Paese abbia contribuito alla formazione di un senso comune, quanto influito sulla formazione delle classi dirigenti, soprattutto nel Mezzogiorno d’Italia.

Gianni Oliva, saggista ed editorialista di alcuni quotidiani italiani, tra cui La Stampa di Torino, è stato preside di liceo e docente universitario, ed ha ricoperto anche l’incarico di assessore alla Cultura della Regione Piemonte. La sua produzione di saggi è molto ricca ed ha abbracciato e attraversato più epoche: dalle vicende del confine nord-orientale alla storia dei Savoia e all’analisi degli anni tra il 1943 e il 1945.

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