Il Primo cittadino del capoluogo adriatico poi sodisfatto per l’incontro aggiunge: “Un ospite autorevole, ma anche un uomo “normaleâ€, quello con il quale
ho trascorso mezza mattinata parlando di tante cose.
Lui, primo cittadino
di una metropoli da otto milioni e mezzo di abitanti, io a capo di una città
di 117.000, due realtà, ha sottolineato De Blasio, non così diverse per il
modo di governarle, per le priorità da mettere in campo per dare servizi e
risposte ai cittadini.
Tanti gli argomenti percorsi: dal valore della
democrazia, all’orrore del terrorismo che ci ha toccato, alle canzoni di
Simon e Garfunkel, dalla necessità di governare senza essere distanti
dalla gente, al farlo parlando con le persone, comportandosi in modo
normale, senza distanza. Un bell’esempio di ciò è stato subito reso, De
Blasio mi ha chiesto di fare una passeggiata, di vedere la nave di Cascella
che gli avevo donato in un modello realizzato dall’orafo pescarese Italo
Lupo.
Abbiamo percorso la Riviera, visto la nave, siamo andati in spiaggia
e lì abbiamo, insieme, incontrato gente comune che era al mare e mai
avrebbe immaginato di trovarsi di fronte il primo cittadino più importante
del mondo Occidentale, gente con la quale il mio collega newyorkese si è
fotografato, ha parlato, ha ringraziato per l’ospitalità. Sono felice del
saluto ricevuto, mi ha definito un sindaco “chillâ€, alla mano,
raccomandandomi di essere sempre me stesso.
Un auspicio che rilancio,
a De Blasio ho chiesto di tornare per trascorrere più tempo nella nostra
città dove si è trovato molto bene, ringraziandolo di una mattina speciale
e dell’attenzione positiva e calorosa che ha riservato a Pescara e ai
cittadini che ha avuto la ventura di incontrare nella sua breve
permanenzaâ€.