venerdì , 26 Aprile 2024

Montesilvano: Daniele Scorrano, lettera aperta al sindaco sulla farmacia comunale

Nelle ultime 24 ore in città si è scatenata la forte ed importante discussione sulla Farmacia

Comunale antistante la zona di Portoallegro, alla luce della volontà politica di darla in affidamento

ad un privato, da parte del Sindaco Maragno, della sua Giunta e Consiglieri di Maggioranza, sempre

che esistano ancora quest’ultimi, come sempre, vivi solo grazie alle alchimie della politica tipica

della “Prima Repubblica”.

Io in primis da Cittadino e poi da Responsabile Economico del PD di Montesilvano, nonché da ex

Amministratore della Città non ci sto di fronte all’affidamento a privati della Farmacia Comunale,

non per la contrapposizione tipica tra “maggioranza”e “opposizione”, ma perché manca ogni tipo

di presupposto giuridico-economico.

L’Ente Pubblico, come norma impone, ha quale obiettivo, il pareggio di bilancio come previsto

dalla legge costituzionale n. 1 del 2012, infatti, il legislatore nazionale ha novellato gli articoli 81,

97, 117 e 119 Cost., introducendo nell’ordinamento un principio di carattere generale, secondo

il quale tutte le amministrazioni pubbliche devono assicurare l’equilibrio tra entrate e spese del

bilancio e la sostenibilità del debito, nell’osservanza delle regole dell’Unione europea in materia

economico-finanziaria.

Ciò premesso, il Legislatore non ci impone di dismettere il Patrimonio Pubblico anzi ci chiede

di razionalizzare al meglio i rapporti economici-finanziari, trovando la migliore organizzazione

all’interno dell’Ente e nel nostro caso della Farmacia Comunale, il Legislatore ci sta dicendo in

poche parole di essere attenti, vigili, trasparenti, obiettivi, ma di certo non ci sta proponendo e

soprattutto obbligando di “buttare l’acqua sporca con tutto il bambino”.

Proprio per evitare simili storture la Legge n.243 del 2012 impone agli Enti Pubblici di effettuare

verifiche preventive e consuntive sugli andamenti di finanza pubblica; l’accertamento delle cause

degli scostamenti rispetto alle previsioni, distinguendo tra quelli dovuti all’andamento del ciclo

economico, all’inefficacia degli interventi e agli eventi eccezionali; il limite massimo degli

scostamenti negativi ecc…; questo solo per citare alcuni indicatori richiesti dal Legislatore.

Fatta tutta questa bella presentazione normativa, non vedo l’Amministrazione Maragno e la sua

Giunta a rispettare le norme del Legislatore come pure a lambiccarsi il cervello nel capire cosa sta

succedendo all’interno dell’Organizzazione Farmacia Comunale, quali sono esattamente le voci di

bilancio dirette e indirette che comunque gravano sul bilancio interno della Farmacia Comunale,

se i costi a bilancio sono veramente da considerare in capo alla Farmacia o al bilancio generale

dell’Azienda Speciale a cui fa riferimento la Farmacia stessa, ma ciò che stupisce e sconcerta,

è la mancanza all’interno dell’Amminstrazione Maragno “DELLA POLITICA E LA POLITICA

ECONOMICA” con le sue trattative tipiche dei cari e purtroppo vecchi Statisti politici, il confronto

con i vari livelli istituzionali e di partito, i tavoli di approfondimento giuridico-economico con cui

confrontarsi per trovare i margini di manovra, programmazione e ripresa.

Purtroppo, a quanto si vede o traspare Sindaco Maragno, tutto questo manca nella Sua

Amministrazione non c’è la percezione di una politica che studia, analizza, apprende, metabolizza e

crea.
La politica Sindaco Maragno ha l’obbligo di creare le condizioni per migliorare i servizi pubblici, le

“sforbiciate da parrucchiere” non servono, occorre capire cosa sta succedendo e non tirare numeri

al lotto per debiti a suo dire di centinaia e centinaia di migliaia di euro, per poi essere smentito

proprio dal suo Vice De Martinis riconoscendo alla Farmacia Comunale appena settantacinque mila

euro di debiti.

Dov’è la verità Sindaco Maragno, se da una parte, a suo dire, c’è una Farmacia Comunale

fallimentare perché Lei ha rinnovato il contratto al Dirigente dell’Azienda Speciale che è anche

responsabile della Farmacia, le cose sono fortemente contraddittorie o lasciano un ragionevole

dubbio su questa Sua scelta.

Si è mai chiesto perché nel bilancio si trovano venticinquemila euro di consulenze legali e

quand’anche fossero corrette, esse sono costi di bilancio non ricorrenti ogni anno, inoltre giusto

per rimanere in tema, girano voci di un decreto ingiuntivo promosso dalla Safar nei confronti

dell’Azienda Speciale/Farmacia Comunale, a cui proprio i suoi legali, Sindaco, non hanno fatto

opposizione quand’anche se ne ravvisassero le possibilità; ancora, girano voci insistenti che il

Portoallegro potrebbe concedere dei locali gratuitamente per accogliere la Farmacia e pertanto

evitare le oltre trentamila euro l’anno per spese di locazione; non da meno e non per ultimo, ma

se la Farmacia Comunale dovesse interrompere i suoi servizi sociali ovvero le forniture agli asili

nido (pannolini, borotalco, pasta fissan, omogeneizzati, ecc…) , medicinali alle case famiglia e agli

indigenti, chi si occuperà di loro, il fantomatico privato avrà il buon cuore di occuparsene a gratis,

sarà il Messia del terzo millennio.

Sindaco probabilmente, Lei confonde che differenza c’è tra un Sindaco ed un imprenditore, che

differenza c’è tra un servizio pubblico e un servizio di impresa, probabilmente accecato o molto

influenzato dalla sua famiglia di imprenditori che di certo per proprie capacità, ma anche grazie ai

suoi cittadini ha fatto le proprie fortune.

Sindaco Maragno abbandoni questa ingloriosa strada, la gente non dimenticherà facilmente la

mancanza della Farmacia Comunale, faccia tacere i suoi collaboratori che se dovessimo parlare di

responsabilità sono i primi ad essere interessati; nei 5 anni di Amministrazione Cordoma Lei caro

Sindaco c’era e cosa ha fatto per frenare il disastro come Lei lo definisce, perché non si incatenato

a difesa del bilancio pubblico, dove erano le ragioni di allora, che invece oggi vuole sbandierare in

Consiglio Comunale sapendo che non hanno gambe per reggersi e camminare.

Basta Sindaco lasci la guida di questa città dove non ha più, ne maggioranza, ne amici politici, ma

solo gente che cerca di trovare il posto al sole, o chiudere “la marchetta elettorale” del momento,

la città ha bisogno della politica seria e non un Commissario che cerca solo di dismettere e tagliare

quanto più possibile dal bilancio pubblico e farlo ricadere interamente nelle tasche dei suoi cittadini

di Montesilvano.

Firmato

Un Padre di Famiglia, Resp.Econom. PD Montesilvano

Scorrano Daniele

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