venerdì , 26 Aprile 2024

L’Aero Club abruzzese racconta la missione Pescara-Capo Nord VIDEO

“Noi abbiamo una ricchezza nel nostro territorio che è quella dell’Aeroporto turistico che include anche l’Aeroclub di Pescara – ha sottolineato la consigliera comunale, Tiziana Di Giampietro – le opportunità che l’Aeroclub potrebbe offrire al turismo, al commercio, anche solo al transito di questi aerei che non sono conosciuti nella nostra città e nella nostra regione. In Europa questo turismo è sviluppato tantissimo, tant’è che solo in Abruzzo passano e soggiornano circa 200 mila aerei l’anno, aerei da turismo, aerei che trasportano dalle 4 alle 6 persone e se soltanto la metà di questi facessero tappa a Pescara e conoscessero questo Aeroporto, potrebbero sicuramente portare un aumento dell’opportunità turistica nella nostra regione. C’è da dire inoltre che tutti gli Aeroclub d’Europa sono collegati con un portale e all’interno di ogni sito esiste una parte che mostra le opportunità turistiche di quella regione. Opportunità turistiche, ma anche culturali, eventi che si offrono in quella regione nei vari periodi dell’anno. Quindi rendere l’Abruzzo, con tappa a Pescara e con opportunità di atterraggio nelle altre parti della regione, rendere noto l’Abruzzo a questa rete di Aeroturismo, potrebbe portare sicuramente un maggior afflusso sia in entrata che in uscita dalla nostra città. Sono opportunità che selezionano un certo tipo di turismo, un turismo non di massa, ma in fondo la nostra regione non è così attrezzata per avere un largo turismo: abbiamo delle strutture piccole e l’opportunità di collegare questo Aeroturismo con le attività del mare con pacchetti per le Tremiti, per la Costa dei Trabocchi, pacchetti turistici verso la Croazia con ritorno, pacchetti per la montagna d’estate e d’inverno, ma anche la via per i nostro Castelli, per gli Eremi, la via culinaria, tutti gli eventi che vengono organizzati nella nostra città e nella nostra regione potrebbero essere pubblicizzati all’estero, potrebbero essere visionati in questi siti e potrebbero suscitare l’interesse di tanti iscritti di Aeroclub. Sicuramente dovrebbe essere cambiata la mentalità di accoglienza di queste persone perché queste persone offrono ricchezza al nostro Abruzzo e quindi andrebbero incentivate nel preferire l’atterraggio a Pescara piuttosto che in altri Aeroporti dove magari viene agevolata anche l’assistenza, l’accoglienza, la possibilità di mettersi in contatto con strutture alberghiere e di altro tipo. Quindi dovremmo acquisire un’ottica diversa della nostra posizione e della nostra possibilità di interagire con Paesi europei”.
“Noi siamo partiti in tre aerei con sei persone a bordo – ha ricordato il presidente dell’Aero Club, Cristiano D’Ortenzio – siamo partiti domenica 11, l’obiettivo era raggingere nel più breve tempo possibile Capo Nord, è stat raggiunto dopo 48 ore di navigazione, abbiamo fatto circa 20 ore di volo, circa 10 ore al giorno. La missione, al di la di qualche stop meteo, è andata benissimo, è stata una grande esperienza sia nell’aviazione aerea che urbana. Ma soprattutto abbiamo dimostrato che Pescara è baricetrica rispetto all’Europa e che nel giro di due giorni possiamo raggiungere i punti più estremi o farci raggiungere, e questo è lobietivo principale. Abbiamo dimostrato che Pescara è raggiungibilissima dagli aerei di aviazione generale. L’obiettivo principale di questa missione era dimostrare che l’Aeroturismo, c’è, esiste, è possibile, è possibile dirottarlo su Pescara. principalmente volevamo dimostrare a Pescara che possiamo svilupparlo e andando in Europa comunicare che veniamo di Pescara. questo perché come Aeroclub abbiamo sviluppato ormai da quattro anni un percorso di visibilità di Pescara come possibile potenziale approdo per i nostri colleghi di aviazione generale. Le uniche difficoltà che potremmo incontrare per gli aerei che utilizziamo possono essere di carattere meteorologico, così come le abbiamo incontrate andando a Capo Nord, ma sono possibilità che possono essere risolte, non abbiamo nessun problema a fermarci da qualche parte per poi ripartire”.

 

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