sabato , 20 Aprile 2024

Blitz della Guardia di Finanza di Chieti, sequestrati oltre 22 kg di droga: un arresto

Nelle ultime settimane, i Finanzieri hanno posto in essere un’intensa

attività di pedinamenti ed appostamenti nei confronti di A.D.

grazie alla quale hanno appurato che l’uomo sovente, si spostava con

la propria autovettura per incontrare i vari “pusher” in attesa di essere

riforniti. Dopo aver intrattenuto colloqui con questi ultimi, tornava

sempre presso il proprio domicilio e, successivamente, li incontrava di

nuovo per pochi istanti.

Ai militari della GdF non era nemmeno sfuggito il fatto che l’uomo, tra il

primo ed il secondo incontro con i propri clienti “pusher”, tornava a casa

e vi rimaneva solo per pochissimi minuti, presumibilmente per il tempo

strettamente necessario per preparare, pesare e confezionare le quantità

di stupefacente da vendere.

I pedinamenti non sono stati facili perché l’albanese, evidentemente

avvezzo da tempo al “mestiere”, prima di operare le cessioni, era solito

effettuare alcune manovre con l‘autovettura tese ad individuare eventuali

agenti di polizia che lo stessero seguendo. Prima di una cessione, infatti,

eseguiva numerosi e repentini cambi di senso di marcia o lunghi tragitti in

strade isolate.

Tali manovre, tuttavia, non sono state sufficienti ad eludere la

sorveglianza dei Finanzieri che dopo qualche settimana sono stati

perfettamente in grado di mappare completamente i suoi spostamenti.

L’attività investigativa aveva quindi permesso di ricostruire il modus

operandi dell’uomo e soprattutto, aveva consentito di individuare il

“deposito” della droga ovvero il domicilio dell’Albanese.

Lunedì mattina è scattato il blitz delle Fiamme Gialle. In particolare, gli

uomini del Nucleo di Polizia Tributaria, hanno individuato A.D.

nei pressi di un bar di Montesilvano e, dopo averlo fermato, lo hanno

immediatamente condotto presso il suo domicilio (che non corrispondeva

ovviamente con la residenza anagrafica).

La perquisizione minuziosa effettuata dai Finanzieri ha consentito

di rinvenire la droga ben celata all’interno di un armadio sito in uno

scantinato nella sua disponibilità.

All’apertura dell’armadio, gli uomini delle Fiamme Gialle hanno

rinvenuto undici panetti di marijuana per un peso complessivo di oltre 22

chilogrammi.

Il quantitativo così ingente rinvenuto si spiega probabilmente con il fatto

che la “piazza” di spaccio dell’albanese non si limitava ai comuni del

pescarese ma si estendeva anche ai comuni del chietino.

Infatti, i numerosi pedinamenti hanno permesso di verificare che il

Diamanti, si recava spesso presso il parcheggio del Centro Commerciale

“Megalò” per incontrare i vari Pushers teatini. Si presume che anche

in tali occasioni, vi siano state cessioni di droga ovvero pagamenti di

pregresse forniture dell’illecita sostanza.

L’albanese è stato tratto in arresto per aver violato la Legge sugli

stupefacenti (con l’aggravante delle ingenti quantità) e associato presso il

carcere di San Donato a disposizione dell’A.G. inquirente.

Ora le indagini sono incentrate ad individuare il “canale di

approvvigionamento” della sostanza stupefacente che si ritiene debba

provenire proprio dall’Albania.

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