giovedì , 28 Marzo 2024

Michele Di Toro è il direttore artistico della Nuova Scuola di Musica

Prosegue gli studi dal pianismo “classico” ma viene presto influenzato dai linguaggi musicali afroamericani che lo portano a frequentare i Civici Corsi di Jazz a Milano.

La sua avventura jazzistica passa per il Ragtime e per le pagine dei grandi pianisti dello “stride” ed è ispirata soprattutto dalla sensibilità musicale e dall’improvvisazione di Jarrett. La tecnica e le conoscenze acquisite con gli studi classici ed una innata capacità d’improvvisazione gli consentono di interpretare autori classici con un linguaggio contemporaneo e prevalentemente jazzistico. Vince numerosi concorsi nazionali ed internazionali, tra cui il Premio per Pianisti Jazz “F. Gulda”, ed ottiene una nota di merito al Concorso Internazionale “Martial Solal” a Parigi. Oltre che in piano-solo, si esibisce ed incide in duo, trio, quartetto ed orchestra, registrando ampio consenso di pubblico e di critica ; nel 2005 forma un trio che porta il suo nome, con Yuri Goloubev al contrabbasso (www.yurigoloubev.com) e Marco Zanoli alla batteria (www.marcozanoli.it), proponendo composizioni originali e rivisitazioni di standards jazzistici.

Si è esibito con vari artisti, tra cui Fabrizio Bosso, Paolo Fresu, Franco Cerri, Irio De Paula, Alain Caron, Barbara Casini, Tiziana Ghiglioni, Roberto Prosseda e l’Ensemble di archi e fiati della Berliner Philarmonica Orchestra. Ospite di varie rassegne e festival, tra cui Umbria Jazz, Settimana Mozartiana di Chieti, Iseo Jazz e Festival Jazz di Santiago Del Cile. Si è esibito nei teatri, negli auditorium e nei jazz-club delle principali città italiane e di alcuni paesi esteri tra cui Francia, Germania, Svizzera, Turchia, Cile, Finlandia, Gran Bretagna, Canada e Polonia. E’ stato ospite di importanti trasmissioni televisive e radiofoniche e dal 2012 è testimonial dell’UNICEF Abruzzo.

«Sono molto orgoglioso della nomina ricevuta – ha commentato il neo direttore -. Ho intenzione di costruire un programma che possa salvaguardare quanto è stato già fatto di positivo in questi anni, ponendo in rilievo gli insegnanti che compongono il corpo docenti della Scuola, e proponendo loro novità nell’offerta formativa sia della sezione classica che di quella moderna. Ritengo la meritocrazia un valore assoluto e mi auguro di scovare veri talenti musicali così da valorizzarli nel modo più adeguato».

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