venerdì , 19 Aprile 2024

Chieti, Cineforum all’Università D’Annunzio

Il tema di quest’anno è “Visioni Adriatiche”, titolo che racchiude il

momento del vivere e raccontare (vedere – visione) e la forza di guardare

al futuro con fiducia (visione premonitrice). I film scelti raccontano le

storie della situazione sociale e politica della penisola balcanica, terra ad

un passo dalla nostra e con la quale abbiamo condiviso parte dei drammi

e delle lotte.

Questioni troppo poco trattate e tuttavia cruciali per comprendere la

contemporaneità. Il Cineforum è un’occasione per scoprire come queste

storie sono state tradotte in pellicola da parte di registi sensibili a tali

argomenti, e riflettere ed ascoltare le opinioni di esperti dei temi trattati.

Occasione per discutere ed informarsi, e familiarizzare con l’ambiente

universitario, fatto soprattutto di persone. Da anni 360 Gradi organizza

progetti culturali volti non solo alla circolazione di informazioni e alla

sensibilizzazione su tematiche di rilevanza politica e sociale, ma anche

e soprattutto alla condivisione di idee, all’espressione di pensieri, alla

socializzazione.

Il Cineforum è proprio uno di questi progetti, organizzati dagli studenti

per – ma non esclusivamente – gli studenti. Le proiezioni dei film si

terranno alle 18.30 presso l’Emeroteca, Facoltà di Lettere di Chieti

(piano terra), tranne quella del 22 ottobre che avrà luogo all’Università

di Pescara (Aula Federico Caffè). In occasione della giornata di apertura

del Cineforum, la proiezione del film “Venuto al Mondo” sarà preceduta

da un aperitivo aperto a tutti alle ore 17.30. Il progetto è realizzato

con i fondi per le iniziative e attività sociali e culturali degli studenti

dell’Università “G. d’Annunzio” per l’anno accademico 2013-2014.

Questo il programma completo del Cineforum:

8 ottobre – “Venuto

al mondo”(2012): Un film di Sergio Castellitto con Penelope Cruz e

Adnan Hascovic. Trama: Nel 2009 Gemma decide di partire dall’Italia

per Sarajevo portando con sé il figlio adolescente Pietro; all’aeroporto

viene accolta dall’amico fraterno Gojko, un poeta bosniaco che ai tempi

delle Olimpiadi invernali del 1984 le fece conoscere il fotografo Diego,

con cui lei visse un’appassionata storia d’amore, sebbene tormentata

dalla scoperta della propria sterilità e dal ricorso alla maternità surrogata

di una ragazza bosniaca. Il film si svolge su tre piani temporali che si

intrecciano: quello attuale (2009), l’epoca in cui nasce la storia (1984) e i

primi anni della guerra dei Balcani (1992).

15 ottobre – “No man’s Land” (2001): Un film di Danis Tanovic con Simon

Callow e Branco Djuric. Trama: Due soldati, il bosgnacco Ciki e il serbo-
bosniaco Nino, si ritrovano in una trincea tra le due linee nemiche. Il

primo è sopravvissuto da un attacco delle truppe serbo-bosniache,

il secondo si era recato nella trincea assieme a un commilitone più

anziano per una perlustrazione. Ciki, però, uccide l’anziano e prende

in ostaggio Nino. Nel frattempo Cera, un altro soldato bosgnacco,

riprende conoscenza, ma non può muoversi perché ha sotto di sé una

mina balzante, messa da Nino e dal suo commilitone poco prima che

quest’ultimo morisse e che esploderebbe se lui si alzasse. Un casco blu

delle Nazioni Unite francese interviene per risolvere la situazione, anche

se incontra molte difficoltà da parte dei suoi superiori, più preoccupati

di rispettare la linea ufficiale di neutralità verso le parti che di aiutare

realmente i tre soldati.

22 ottobre – “Resolution 819” (2008): Un film di Giacomo Battiato con

Benoit Magimel e Hristo Shopov. Trama: Nel luglio del 1995, nell’enclave

di Srebrenica, le truppe paramilitari serbo-bosniache di Ratko Mladić

compiono un massacro di civili musulmani. La risoluzione 819 delle

Nazioni Unite garantiva protezione alla città: di fronte alla conquista della

zona protetta, invece, le forze dell’Onu hanno volto lo sguardo dall’altra

parte. L’alta corte di giustizia dell’Aja invia il poliziotto francese Jacques

Calvez per scoprire cosa sia accaduto ai civili scomparsi: è un viaggio

all’inferno. Calvez, tra grandi difficoltà, si imbatte in una realtà ancora in

guerra. Per anni si batte per scoprire le fosse comuni e trovare le prove

delle torture e degli omicidi commessi dall’esercito di Karadzic e Mladić.

29 ottobre – “Underground” (1995): Un film di Emir Kusturika con

Miki Manojlovic e Lazar Ristovski. Trama: Nel 1941 dopo il primo raid

aereo tedesco su Belgrado, comincia l’ascesa del compagno Marko

(Manojlovic), partigiano e borsanerista. In due anni lui e il suo amico

Blacky (Ristovski) accumulano una fortuna e la fama di eroi della

resistenza finché convincono il loro clan a rifugiarsi in un sotterraneo e

a fabbricare armi e altri prodotti per il mercato nero. Fa credere a tutti

che la guerra continua, e intanto diventa un pilastro del regime socialista

di Tito. L’inganno dura fino al 1961, e nel trentennio successivo muoiono

di morte violenta l’attrice Natalija, Marko, l’innocente suo fratello Ivan

(Stimac) e Jovan (Todorovic), figlio di Blacky che, tornato nel sotterraneo,

sbuca attraverso un tunnel sul Danubio dove ritrova tutte le persone

scomparse che ha conosciuto.

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