“La rivisitazione delle tariffe degli impianti sportivi è una delle tappe del cammino virtuoso che dovrà portare al riequilibrio dei conti comunali – così il sindaco Marco Alessandrini – L’Amministrazione deve tagliare le spese, com’è noto, e agire in modo da rendere fruttuosi impianti e strutture, affinché vengano almeno coperti i costi di gestione. Sugli impianti sportivi si parte con un dato piuttosto rilevante: l’anno scorso, il Comune ha incassato 432.583 euro per gli impianti a fronte di una spesa pari a 3.604.136 euro.
Attivando economie e risparmi siamo riusciti ad evitare un rincaro eccessivo, stiamo cercando anche soluzioni per la gestione che possano essere risolutive per l’Ente. Così come è in atto una interlocuzione per la gestione dello Stadio che potrebbe generare altre economie. Grazie a questa operazione sui conti possiamo già dire che ci saranno risparmi sensibili sulla Tari 2015 e questo primo segnale va inteso in modo positivo per il futuroâ€.
Durante la conferenza l’assessore Bruna Sammassimo ha dato notizia dell’alleggerimento delle quote Tari per il 2015, grazie ai risparmi sul canone di Attiva e alle modalità di riscossione e accertamento condiviso con la cittadinanza.
“All’insediamento ci siamo trovati di fronte a costi di gestione notevolmente più elevati delle entrate prodotte dalle strutture – illustra l’assessore Giuliano Diodati – Grazie agli uffici e al geometra Angelo Giuliante in questi mesi abbiamo effettuato uno studio approfondito per capire dove si potevano modulare le variazioni di costi per gli impianti e com’era la situazione degli impianti sportivi privati e delle località vicine al fine di avere un parametro. Un processo che poi è stato accelerato con l’avvio delle procedure di riequilibrio.
Attualmente la percentuale dei costi coperta è il 12%, non siamo neanche a metà della soglia indicata. In questi mesi abbiamo lavorato in modo intenso e siamo giunti alla definizione delle nuove tariffe cercando di non pregiudicare le società che utilizzano gli impianti e, allo stesso tempo, di riequilibrare i conti dell’Ente.
Gli aumenti, che entreranno in vigore dal 1 aprile prossimo si attestano al 28 per cento di aumento, ma con l’ impegno formale che al 30 giugno rivaluteremo la situazione in base all’utilizzo in corso d’opera e possibilità di esternalizzare anche gli altri impianti che sono a carico dell’Amministrazione. Per determinare le tariffe abbiamo considerato il costo degli impianti privati, tenendoci molto sotto e quello degli impianti dei Comuni limitrofi.
Abbiamo raggiunto così il 28% di copertura, riuscendo a stare su una quota che varia dal 40 al 50 per cento, razionalizzando su manutenzioni, utenze e chiedendo un sacrificio ai gestori sul fronte budget.
Un esempio sullo Stadio: oggi la Pescara Calcio paga 1.372 euro a partita, dal primo aprile si andrà a 2.500 euro a partita, più la quota pulizia dello Stadio che fino a un mese fa era a carico dell’Amministrazione.
Per evitare che la città resti fuori dai concerti, il costo sarà di 3.000 euro più 1 euro per ogni biglietto; oppure 2.000 euro per la sola curva nord con la maggiorazione di un euro a biglietto.
Per le società di atletica leggera si passa da 10 euro a 15 l’ora, per i singoli atleti da 5 a 7 euro. I campi pubblici per le società sarà di 60 euro, a scendere per le strutture minori, anche se abbiamo equiparato le palestre scolastiche a quelle pubbliche.
Il provvedimento che andremo ad adottare tiene anche conto delle cifre chieste per la gestione degli impianti nei Comuni limitrofi a Pescara, un parametro indispensabile per procedere alla costruzione dei costi. Così, oggi non solo andiamo a ridurre le spese, ma rendiamo anche possibile interventi di ristrutturazione per alcuni impianti come il Rampigna e quello sportivo di Colle Genuino.
A questo si aggiunge il fatto che lo scenario potrebbe cambiare nel caso in cui si arrivi alla definizione della gestione dello stadio Adriatico-Cornacchia, che consentirebbe al Comune di risparmiare circa 600.000 euro, risorse che potrebbero essere utilizzate per la manutenzione delle strutture sportive e per ridefinire le tariffe a vantaggio dell’utenza, quindi abbassarle.
Razionalizzando le spese sarà possibile migliorare le strutture, garantire la massima fruibilità delle stesse e la manutenzione necessaria a garantire la resistenza del nostro pa
trimonio impiantistico nel tempoâ€.
Impianti a gestione diretta del Comune. Le strutture sono: lo stadio Adriatico, l’antistadio, il campo ex Gesuiti, il Palasport di via Elettra, il pattinodromo di via Maestri del lavoro e le palestre di Colle Pineta e di via Italica.
Impianti in gestione ai privati. Campi: Donati, San Marco, Rampigna, D’Agostino; i Palasport: via Pepe, via Rigopiano e Giovanni Paolo II, il palazzetto di via Orfento; il circolo tennis e il bocciodromo di Zanni.