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In una nota Ivano Angiolelli, portavoce delle associazioni e comitati che hanno partecipato al tavolo di lavoro regionale lo scorso 19 novembre, esprime le sue perplessità alle accuse mosse non risparmiando critiche al centro-destra nella gestione del progetto.
“Fa assai specie apprendere oggi dai quotidiani -scrive Angiolelli nella sua nota – che il centrodestra si ricordi solo ora di portare, come dovuto, la questione della filovia fantasma di Pescara all’esame del Consiglio comunale, mentre nella passata consiliatura abbia imposto ai pescaresi il destino infausto che ha inteso allegramente riservare a uno dei più bei Viali della città con un’impropria delibera di Giunta, assunta alla chetichella come ricco regalo di Natale 2009, corredato di bruttissima sorpresa. Anziché sbracciarsi in modo patetico, Sospiri, Testa, Antonelli, Masci e Fiorilli, in ordine non casuale, chiedano finalmente scusa ai cittadini per i gravissimi danni ambientali e patrimoniali che la loro scelta avventata ha procurato alla città di Pescara. Rilevo con rispetto come il sindaco Mascia abbia opportunamente evitato di unire la propria voce al coro stonato di amministratori disinvoltiâ€.
A marzo 2014, ricorda il portavoce dei comitati cittadini che “la Regione Chiodi, a ciò sollecitata da una “sfortunata” stazione appaltante, chiese e ottenne paradossalmente dal CIPE l’autorizzazione, a fine gennaio 2015, di acquisire e immettere subito in circolazione i sei bidoni Phileas di cui si conosceva da lungo tempo il sicuro fallimento: finanche dotati di motogeneratore diesel Euro 5, quindi non più omologabiliâ€.
“Non è più il tempo di inutili e dilatorie commissioni consiliari – continua Angiolelli. La stessa provvidenziale iniziativa lodevolmente promossa dal nuovo governo regionale, è stata assunta con colpevole e mai spiegato ritardoâ€.
Rivolgendosi al Presidente TUA, Angiolelli dice “Non presti ascolto al canto delle sirene e proceda speditamente alla tutela degli interessi generali prevalenti, interrompendo una buona volta l’inaccettabile dispendio delle preziose risorse pubbliche disponibili. Visto e considerato, poi, che il progetto preliminare del secondo e terzo lotto fosse compiutamente disponibile fin dal 4 febbraio 2013, e misteriosamente tenuto celato, si sarebbe dovuto, in conformità alla legge, sospendere a quella data tutti i lavori irregolari in corso d’opera onde consentire al Comitato VIA di poter valutare l’effetto cumulo, sul territorio e sul paesaggio, dell’opera nella sua interezza. Questi i fatti, mentre tutto il resto vale come misera invereconda strumentale sterile polemica politicaâ€.
Non risparmia neppure i sindacati Angiolelli. La Filt-CGIL infatti nei giorni scorsi ha divulgato le proprie motivate preoccupazioni sulla difficile situazione finanziaria della nuova società unica dei trasporti, che vedrebbe a rischio persino il regolare pagamento degli stipendi ai 1.600 dipendenti di ruolo. I sindacati paventano pesanti ricadute sulle finanze della TUA S.p.A. a seguito dei recenti sviluppi emersi in merito alla Filovia sulla Strada parco.
“È più che maturo il tempo di rimediare, anziché persistere in scelte clamorosamente sbagliate – scrive il portavoce dei comitati, concludendo –
“L’attacco vile e sconsiderato ai residenti della Strada parco, invisi al prode Franco Rolandi, la dice lunga sul pregiudizio che ha sempre mosso il sindacato su questa tristissima annosa vicenda. La scelta di un vettore più versatile ed economico del filobus, adottata al tavolo di lavoro dal Presidente D’Alfonso, non pregiudica affatto il regolare completamento dell’opera. Anzi, al contrario, renderebbe la stessa più appetibile, meno impattante sul paesaggio dell’intera area metropolitana, persino meglio sostenibile sotto il profilo della gestione economico-finanziariaâ€.
