venerdì , 19 Aprile 2024

Piano di dimensionamento provinciale. Da Teramo l’allarme dei docenti dell’iis Alessandrini “no a perdere l’identita’ della scuola”

I docenti dell’IIS “Alessandrini Marino Forti” in una nota esprimono preoccupazione per l’ennesima rimodulazione dei plessi dell’Istituto prevista nel piano di dimensionamento provinciale all’ordine del giorno del prossimo consiglio della Provincia di Teramo.

In sostanza il provvedimento, a quanto pare giunto ad una fase matura nella preposta Commissione provinciale, non tiene conto della situazione scolastica del capoluogo e delle relazioni interne alla comunità scolastica provinciale.Il comitato dei docenti denuncia pertanto che il documento non considera gli indirizzi di programmazione pluriennale che hanno portato, nel corso degli anni e delle riforme nazionali, alla creazione di un’identità rafforzata da leggi e provvedimenti sull’autonomia.

«La scelta della Commissione di non prestare attenzione a ciò che è stato realizzato nel corso di generazioni scolastiche  e, allo stesso tempo, di dare seguito ad un’azione percepita da chi vive la scuola come un assestamento tecnico,–commentano gli insegnanti–  rende ancor più incomprensibile la coesistenza del provvedimento con la predisposizione in atto del Piano Triennale dell’Offerta Formativa – PTOF  – c.d “ Buona Scuola”.

Sull’attuale Istituto, la legge 107/2015 ha proiettato il  Piano di assunzioni a tempo indeterminato, organizzato in più fasi, fino a comporre un Organico Potenziato d’Istituto rispondente nei numeri e nell’attribuzione di responsabilità professionali al Disegno dell’Istituzione scolastica.

L’ipotesi di dimensionamento viene fuori, in modo più o meno ufficiale, durante la seduta del Consiglio Provinciale del 21 dicembre 2015, rinviata poi per un approfondimento.

Questi non sono i tempi della scuola!

L’incertezza su quel che sarà dell’IIS emerge peraltro proprio a ridosso dei giorni dedicati all’orientamento scolastico, recando così un danno d’immagine enorme all’istituto, che va a  minare la vitalità di progetti che coinvolgono classi e docenti dei tre indirizzi, interrompendo corsi di aggiornamento e con la conseguenza inoltre di distogliere le attività didattiche dei dipartimenti. E,  come se non bastasse, a far saltare la rispondenza dei criteri che hanno consentito all’Istituto di poter essere presente nelle graduatorie di  merito di numerosi bandi di concorso del Miur».

A tal proposito la comunità scolastica dell’Istituto chiede agli enti preposti il rispetto del disegno storico-tecnologico-culturale in grado di interpretare al meglio le riforme degli ultimi anni. Infatti sottolinea il corpo docente, mentre l’”Alessandrini Marino Forti” diventava Scuola 2.0, eccellenza regionale, venivano portate a compimento ulteriori operazioni di dimensionamento (nell’anno scolastico 2008/2009 accorpamento “Alessandrini” con “Marino”; nell’anno scolastico 2011/2012 accorpamento “Alessandrini – Marino” con “ Forti”).

In virtù di questo la Comunità scolastica dell’Istituto chiede ora di conoscere gli approfondimenti che hanno sviluppato tale piano, «auspicando che lo stato di cose denunciate rimangano ipotesi, e chiedendo altresì l’avvio di una consultazione vera, qualificata e coerente con le azioni intraprese nel tempo e con la realtà che l’Istituto “Alessandrini Marino Forti” rappresenta».

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