“Dopo il deposito delle due leggi del Presidente D’Alfonso – ha spiegato Mercante – che mirano, con l’appesantimento burocratico e la dilatazione dei tempi, a rendere la nascita della Nuova Pescara un progetto irrealizzabile, abbiamo pensato bene di sentire il parere delle principali associazioni di categoria e di esperti sul tema. Quello che è venuto fuori dalle varie audizioni è la necessità di dare seguito al risultato referendario e di farlo nel modo più semplice e lineare possibile.
Come è stato più volte ribadito, anche dallo stesso Mattoscio,
la tempistica prevista nelle leggi D’Alfonso,
considerata tortuosa e barocca,
come anche l’esperienza di altri casi di fusione dimostra,
risulta essere assolutamente sproporzionata
e così anche la pletora di organismi coinvolti nel processo di fusione.
Criticata anche la scelta di acquisire pareri su pareri rispetto ad ogni singola fase procedurale: un inutile appesantimento che rischia di attribuire ai Sindaci dei tre Comuni un potere spropositato quando invece è evidente che l’unica volontà da rispettare è solo quella espressa dai cittadini abruzzesi”.
Una seduta, ha spiegato Mercante dalla quale è emersa una generale convergenza verso il progetto di legge del Movimento 5 Stelle che permetterebbe, con pochissimi aggiustamenti, di portare presto a termine con ottimi risultati, il processo di fusione“senza dover attendere i tempi biblici messi in campo da D’Alfonso”.
“Una esigenza, quella di dar vita alla Nuova Pescara che è dettata, innanzitutto, dalla necessità di dare riconoscimento alla volontà popolare – ha continuato Mercante – emersa all’interno di un referendum che ha registrato una partecipazione addirittura maggiore di quella delle elezioni amministrative: segno evidente che si è trattato di un voto informato e consapevole. In secondo luogo dal bisogno, oggi forte più che mai, di offrire all’Abruzzo nuove possibilità di crescita e di sviluppo. Con il nuovo Comune, infatti, come sottolineato da Mattoscio, la nostra Regione potrebbe avere ben altra competitività e forza in quei tavoli nazionali e soprattutto europei ove si decidono le sorti dei singoli territori.
Abbiamo di fronte un’opportunità da cogliere al volo – ha concluso Mercante – che spero il Presidente D’Alfonso non voglia lasciarsi sfuggire, come invece le sue proposte di legge, lascerebbero supporre. Confido pertanto che accolga i suggerimenti delle associazioni e poiché non abbiamo alcun bisogno di rivendicare esclusive lo invito, insieme alla maggioranza, a controfirmare il nostro testo in modo tale da raggiungere la più ampia condivisione possibile e procedere insieme alla sua approvazione. Non c’è più tempo da perdere!”.