giovedì , 28 Marzo 2024

Sindaco incontra Attiva: “Abbiamo chiesto loro di lasciare il presidio perché il limite del dissenso è stato ampiamente superato”.

Pescara – Nella mattinata di oggi si è tenuto un incontro fra il sindaco Marco Alessandrini e una rappresentanza degli ex interinali di Attiva per fare il punto sulle iniziative intraprese ad oggi dall’Amministrazione e per chiedere di lasciare il presidio di Piazza Italia e portare il confronto su  un tavolo istituzionale, che si riunirà secondo scadenze che verranno decise insieme e di cui i lavoratori saranno parte integrante. Martedì prossimo si terrà un nuovo incontro su tale richiesta. 

“Sul fronte vertenza l’Amministrazione ha avviato tutti i percorsi possibili per arrivare ad una soluzione che contempli gli interessi dei lavoratori, nel rispetto delle leggi e delle competenze dell’Ente – ha detto il sindaco Marco Alessandrini – Ho voluto questo incontro per proporre di formalizzare ancor di più il dialogo a cui fino ad oggi da parte nostra non è mai mancata la disponibilità, come mai è mancata l’umana comprensione della situazione che i lavoratori e le loro famiglie attraversano. L’invito però è quello di portarlo dalla piazza a un tavolo istituzionale permanente che si potrà riunire all’occorrenza, ogni settimana, due volte a settimana, ogni volta che sarà richiesto e possibile e continuare lì il confronto. Questo perché è necessario affrontare il problema del limite del dissenso, che è quello del decoro, dell’ordine pubblico, della sicurezza e della tutela del bene comune che è cosa di tutti, anche dei lavoratori di Attiva e che nei giorni scorsi è stato purtroppo ampiamente superato.

Si tratta di un’esigenza vera per noi che riteniamo legittimo protestare, ma come rappresentanti delle istituzioni dobbiamo comunque far rispettare il confine che c’è fra tale diritto e quello della comunità a vedere rispettate regole, decoro e ordine pubblico, soprattutto in un momento in cui il livello della sicurezza è alto anche in Italia. Purtroppo questo nelle ultime settimane non è più accaduto, sulla pubblica piazza abbiamo visto comparire slogan propagandistici, suppellettili vari, persino dei sanitari, oltre agli insulti al sindaco e alla classe politica. Cose, alcune, che con la protesta non hanno nulla a che vedere e di certo non sono utili alla causa dei lavoratori.

Detto ciò l’Amministrazione rinnova comunque il suo impegno e nell’attesa che la questione si risolva non resteremo con le mani in mano: ribadiamo la disponibilità a procedere con il progetto che prevede una formazione specialistica tesa a favorire una loro ricollocazione professionale nel rispetto di leggi e procedure, a cui l’Ente deve attenersi, come ci hanno ribadito tutti gli interlocutori fin qui interpellati.

Ma tutto questo è necessario, ora, affrontarlo con toni e nei luoghi giusti, dobbiamo necessariamente alzare il livello del confronto. Per questo abbiamo chiesto ai lavoratori di togliere il presidio, sicuri di poter assicurare a tutti un rispetto che non è da parte nostra mai mancato e un confronto di maggiore qualità dentro Palazzo di Città e con tutti gli strumenti a nostra disposizione, che siano però utili a produrre risultati e a mantenere la dignità di tutte le parti coinvolte”.

Polemiche da Acerbo (PRC) “indecoroso sgombero interinali Attiva”

Credo che dia davvero la misura della distanza dalla cultura e dalle tradizioni della sinistra che questa amministrazione PD si esprima in questi termini nei confronti di decine di lavoratori che con le loro famiglie sono in lotta per il lavoro. –Commenta Maurizio Acerbo in una nota– Indecorosa semmai è una politica che produce disoccupazione e crescente precarizzazione del lavoro non certo la presenza di un presidio sulla pubblica piazza come ce ne sono migliaia – purtroppo! – in Italia in questo momento.

Indecorose sono le dichiarazioni del sindaco non certo le proteste civili e democratiche di persone legittimamente preoccupate per il proprio futuro.

Persino davanti alla Casa Bianca ci sono persone accampate per proteste di ogni genere, Non si capisce perché se ne debbano andare i lavoratori e spero che respingano le intimidazioni dell’amministrazione comunale”.

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