venerdì , 29 Marzo 2024

Pescara, gli eventi per gli 80 anni della morte di Gabriele D’Annunzio VIDEO

“Pescara ama molto D’Annunzio e lo ricorre in tanti modi – ha affermato l’assessore alla Cultura del Comune di Pescara, Giovanni Di Iacovo – dalle istituzioni importanti come l’Università dedicandogli il nome di tante cose della vita quotidiana. Però il Centro Studi Dannunziano è l’istituzione principe che approfondisce e diffonde la cultura di D’Annunzio, con ogni convegno va avanti la conoscenza e la consapevolezza della vicenda umana, culturale, politica, sociale di D’Annunzio e contemporaneamente la diffonde facendola conoscere e amare. Per la maggior parte di questa città e anche a livello internazionale D‘Annunzio è un punto di riferimento e questo non è secondario. Quest’anno il Centro Studi Dannunziano mette in atto una serie di convegni che mette in risalto i rapporti con D’Annunzio. Quindi non potevamo che essere accanto a questa nuova programmazione culturale che da un lato crea profondità nella conoscenza di D’Annunzio e dall’altro lato è un faro per chi voglia dialogare con le vicende di D’Annunzio in ogni parte del globo”.

Il programma. Gli eventi avranno inizio prevalentemente alle ore 17.30. si partira dunque il 15 gennaio con “Van gli effluvi delle rose dai verzieri”; poi si proseguirà il 29 gennaio con “D’Annunio e la Francia: Mirbeau e Debussy”; il 12 febbraio con “L’idiomanativo. La componente dialettale nel D’Annunzio verista”; il 19 febbraio “D’Annunzio e l’Abruzzo negli ultimi volumi” di Franco Di Tizio; il 26 febbraio “Georgette Leblanc musa del simbolismo”; il 1° marzo “Anniversario della morte di D’Annunzio”: il 12 marzo “Il fratello della mirra”; il 21 marzo”La poesia ci salverà”; il 16 aprile “L’Europa della cultura tra presente e passato”; il 23 aprile “Celebrazione della Giornata Mondiale del Libro”; l’8 maggio “Luigi Malerba adieci anni dalla scomparsa”; il 14 maggio “D’Annunzio tra le più moderne vicende”; il 21 maggio “La damoiselle élue/La damigella beata. Claude Debussy e Dante Gabriel Rossetti”; il 14 giugno “D’Annunzio e Quasimodo”; nella prima metà di luglio “XVII Premio di Italianistica. La cultura italiana nel mondo”; il 9 agosto “Remake del volo su Vienna”; dal 25 al 27 ottobre “D’Annunzio in Italia e nel Mondo. A ottant’anni dalla morte”.

“Questo programma ricade in occasione dell’8° anniversario della morte d D’Annunzio – ha sottolineato il presidente del Centro Nazionale di Studi Dannunziani, Dante Marianacci – poeta di Pescara e quindi Pescara lo deve sempre ricordare. D’Annunzio disse che soltanto 70 anni dopo la sua morte gli studiosi avrebbero cominciato a comprendere la sua opera, pra ne sono passati 80 ed è proprio il caso di affrontare D’Annunzio con una luce nuova. D’Annunzio è stato un po’ il portatori di molti mali, soprattutto per il fatto di essere stato associato al fascismo, in realtà noi vogliamo riportare nella giusta dimensione la figura di questo straordinario poeta e narratore, dedicarci soprattutto a far comprendere la grande novità che D’Annunzio ha portato nella poesia, nella letteratura italiana ed internazionale. D’Annunzio è vero che si è servito un po’ di tutta la tradizione letteraria italiana e anche straniera, soprattutto francese, ma anche russa, per la sua creatività, ma è anche vero che ha influenzato molti scrittori, molti poeti europei e non solo. Proprio iei è stato l’anniversario di una poetessa sudamericana, Gabriela Mistral, che è stato Premio Nobel nel 1945, e pensare che il suo era uno pseudonimo ed ha scelto il nome Gabriela perché amava tantissimo Gabriele D’Annunzio, ma ne potrei ricordare tanti altri. Quindi in questo 80° anniversario della morte vogliamo fare il punto sull’opera di questo grande poeta e scrittore ma vogliamo anche far conoscere lo straordinario patrimonio che il Centro Nazionale di Studi Dannunziani, grazie al suo fondatore Edoardo Tiboni esiste dal 1979, ha a disposizione. Farlo conoscere perché stiamo informatizzando per esempio tutti gli atti dei 44 convegni dannunziani che si sono tenuti fino ad oggi, il 45° sarà quest’anno, e di tutti i quaderni dannunziani, si tratta di oltre 30 mila pagine che spero entro l’anno potranno essere messe sul web per farle conoscere a tutto il mondo perché i relatori di questi convegni sono i maggiori studiosi italiani e stranieri dell’opera di D’Annunzio. Stiamo cercando anche di far conoscere questo grande autore abruzzese nelle scuole, infatti abbiamo organizzato un bel concorso un paio di anni fa che si è sviluppato anche l’anno scorso sulle parole di D’Annunzio perché i giovani, i ragazzi usano certi termini, per esempio in ambito sportivo-calcistico la parola ‘scudetto’ forse nessuno sa che è una creazione di Gabriele D’Annunzio. Quindi lo scopo è anche quello di far conoscere meglio il vocabolario di D’Annunzio alle nuove generazioni. D’Annunzio si vantava che Dante avess usato solo 12 mila parole nella ‘Divina Commedia’ e invece lui ne aveva usate 40 mila, questo dà la dimensione di quando a livello linguistico abbia influenzato anche la Letteratura che veniva dopo. Non c’è poeta secondo me che è venuto dopo D’Annunzio che non si sia dovuto confrontare con questo grandissimo poeta”.

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