sabato , 27 Aprile 2024

Ipotesi aree a rischio: Abruzzo, zona verde?

Firmato nella notte il nuovo Dpcm che seziona il Paese in fasce verdi, gialle e rosse, questo a seconda della gravità dell’indice di contagiosità Rt e della situazione sanitaria nelle regioni. Non è ancora definito un elenco ufficiale delle regioni con le zone che verranno attribuite nelle prossime ore,  Il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri ha spiegato che “zone rosse o arancioni sono definizioni comunque modulabili nel corso delle prossime settimane” 

Oggi sarà reso noto l’elenco delle regioni più a rischio, entrerebbero in area rossa Piemonte, Lombardia e Calabria oltre alla provincia di Bolzano. In zona arancione probabilmente ci saranno Campania, Puglia, Veneto, Liguria e Valle d’Aosta. Tutte le altre rientrerebbero nella ‘zona verde’ includendo anche l’Abruzzo che se incluso vivrà misure sono meno restrittive senza lockdown.
Per la fascia verde, che probabilmente interesserà anche l’Abruzzo previste restrizioni generali, le stesse valide su tutto il territorio nazionale, per altre regioni in fascia arancione il cui rischio è considerato alto misure restrittive aggiuntive. Definita a grave rischio, è la fascia rossa, per le regioni coinvolte è previsto un lockdown meno stringente di quello che ha interessato il territorio nazionale nella scorsa primavera.

Queste le regole previste per le Regioni in zona verde, le stesse sono valide su tutto il territorio nazionale e saranno in vigore da giovedì 5 novembre a giovedì 3 dicembre

coprifuoco dalle 22 alle 5, salvo per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È in ogni caso fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche, per tutto l’arco della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi;
didattica a distanza al 100% per tutti gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, cioè per le scuole superiori, che oggi, almeno al 25%, seguivano in presenza, e per tutte le terze medie;
centri commerciali chiusi nei giorni festivi e pre-festivi, ma rimarranno aperti negozi alimentari, farmacie, parafarmacie ed edicole collocati al loro interno;
corner per giochi e bingo in bar e tabaccherie chiusi;
capienza dei mezzi pubblici dimezzata (al 50%);
musei e mostre chiusi;
consentiti invece gli spostamenti anche fuori Regione, purché le Regioni accanto siano nella stessa zona rischio moderato.

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