Parte dal PRC la campagna per il rilancio del pubblico e 500mila assunzioni

Pescara – Questa mattina nella città adriatica come in tutta Italia ha preso il via la campagna nazionale del Partito della Rifondazione Comunista per il rilancio del pubblico. A Pescara la conferenza stampa – presidio si è svolta davanti al ospedale covid in via R. Paolini. Una scelta simbolica: lì dentro ad assistere i malati sono tutti (medici, infermieri, oss) precari i cui contratti scadranno nei prossimi mesi.

Sono 37.000 in tutta Italia i precari assunti per affrontare l’emergenza. Rifondazione Comunista chiede che vengano assunti perchè la sanità rimarrà in emergenza anche quando finirà pandemia. Basti pensare alle liste di attesa commentano Maurizio Acerbo, segretario nazionale insieme a Marco Fars, segretario regionale e Corrado Di Sante, segretario provinciale Pescara Rifondazione Comunista – Sinistra Europea.

«E sono tantissime le graduatorie di concorso in tutto il pubblico impiego che sono scadute o in scadenza che vanno recuperate e prorogate come richiesto dai sindacati con l’ultimo sciopero.Rifondazione propone un piano per 500.000 assunzioni subito nel settore pubblico, a partire da sanità e scuola.L’Italia ha un numero di dipendenti pubblici molto al di sotto della media europea ed è indispensabile colmare questo gap con 500.000 assunzioni, reinternalizzare i servizi a tutti i livelli, stabilizzare tutti i precariLa pandemia ha reso evidente l’insostituibilità di solide e diffuse strutture pubbliche per assicurare le condizioni di base, salute, formazione e ricerca, trasporti, qualità dei servizi e competenze operative. Il pubblico serve, a cittadine e cittadini, alla stessa economia. Dopo anni di tagli che hanno reso più fragile e impoverito il nostro paese è venuto il momento di investire nel pubblico.Mettiamo al centro della nostra campagna la valorizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici perché restituire loro dignità e riconoscimento sociale significa migliorare anche la qualità dei servizi. Rifondazione Comunista sostiene le rivendicazioni del pubblico impiego e respinge la logica di chi vuole dividere i lavoratori pubblici e privati, dipendenti e autonomi».