martedì , 23 Aprile 2024

Il TAR L’Aquila conferma sospensione dell’avvio dei lavori per una nuova discarica a Furci (CH) da 150.000 mc di rifiuti.


Udienza per la trattazione nel merito del ricorso del Comune il prossimo 5 maggio 2021.
Forum H2O e Comitato Difesa del Comprensorio Vastese: Regione torni sui suoi passi.

L’Aquila – I giudici del TAR di L’Aquila in udienza collegiale hanno concesso la sospensiva richiesta dal Comune di Furci che ha proposto ricorso contro la realizzazione di una nuova discarica da 150.000 mc sul suo territorio, proposta dalla società Vallecena.  Viene così confermato lo stop ai lavori che stavano per essere avviati dalla ditta ordinato con provvedimento cautelare monocratico emesso direttamente dal Presidente del Tribunale Amministrativo di L’Aquila il mese scorso.

«Ricordiamo che l’allora dirigente della Regione Abruzzo Franco Gerardini il 05/03/2020 aveva rilasciato alla Vallecena Srl l’autorizzazione integrata ambientale per la costruzione di una discarica da 150.000 mc per rifiuti speciali non pericolosi da realizzarsi in località Cicella a Furci (CH)» Commentano il Forum H2O e il Comitato per la Difesa del Comprensorio del Vastese che ricordano come il Comune di Furci, grazie all’azione del sindaco Angelo Marchione, che si è sempre opposto alla nuova discarica assieme agli altri sindaci del territorio e al Comitato per la Difesa per la Difesa del Comprensorio Vastese, ha quindi proposto ricorso al TAR di L’Aquila, con l’avv. Herbert Simone, contestando in numerosi punti la legittimità del parere favorevole del Comitato Valutazione di Impatto Ambientale della Regione e l’autorizzazione finale del Servizio Rifiuti.

«La discussione del ricorso nel merito avverrà i prossimo 5 maggio 2021.» 

Il Forum H2O e il Comitato per la Difesa del Comprensorio del Vastese auspicano un ripensamento da parte della Regione Abruzzo “visto che molte criticità dell’area non sono state adeguatamente valutate, dalla distanza della struttura dalle aree sottoposte a tutela paesaggistica alla questione della presenza di una falda acquifera, dall’incidenza su coltivazioni di pregio all’impatto dal punto di vista epidemiologico”. 

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