giovedì , 28 Marzo 2024

Settimana dell’educazione alimentare: anche nelle scuole d’Abruzzo”bruschetta vs merendina”

ROMA – Far scoprire ai giovanissimi la bontà dell’olio extravergine di oliva, le caratteristiche organolettiche e le sue straordinarie proprietà, sensibilizzando ad una corretta alimentazione che faccia preferire prodotti sani al posto di quelli confezionati che fanno largo uso di conservanti e sostanze chimiche. In occasione della Settimana dell’educazione alimentare torna nelle scuole “Bruschetta Vs Merendina”, la storica campagna dell’associazione Pandolea-Le donne dell’olio che da quest’anno diventa internazionale e viene proposta in ben 11 paesi del Mediterraneo: oltre all’Italia, Spagna, Giordania, Portogallo, Tunisia, Egitto, Algeria, Marocco, Libia, Arabia Saudita e Stato di Palestina.

Dal 27 febbraio al 5 marzo Pandolea, che dal 2003 promuove la cultura dell’extravergine di oliva, organizza una serie di incursioni tra i banchi di nove scuole in cinque regioni.

“Bruschetta Vs Merendina”, peraltro, sarà la prima delle iniziative per il ventennale dell’associazione, che dal 2003 ha coinvolto più di 35.000 giovani e oggi conta circa 50 socie. Pandolea nasce a Roma il 27 marzo del 2003, è un’associazione senza fini di lucro che riunisce donne fortemente legate al mondo dell’olio come produttrici di olio extra vergine d’oliva, agronome, ricercatrici, giornaliste, psicologhe, nutrizioniste, cosmetologhe.

Le donne di Pandolea hanno in comune esperienze, problemi e passioni e condividono l’interesse nel promuovere la cultura dell’olio extra vergine. Pandolea promuove la cultura dell’olio in ambito nazionale ed internazionale rivolgendo le proprie attenzioni in particolare ai giovani: organizza attività nelle scuole primarie e secondarie proponendo pane e olio come merenda alternativa e più salutare rispetto a quelle confezionate, propone visite alle aziende e tour sui territori olivicoli per mostrare la produzione dell’extra vergine e illustra come scegliere un buon olio extravergine di oliva.

Pandolea ha operato spesso nei suoi progetti con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e con la collaborazione e l’appoggio del Coi e del Ciheam di Bari.

Dal progetto iniziale di “Bruschetta Vs merendina” dedicato agli studenti delle scuole elementari e medie con attività di informazione su una buona educazione alimentare e sulle qualità salutistico nutrizionale dell’olio extravergine di oliva, molti altri progetti si sono aggiunti nel corso del tempo.

“La Rete delle donne dell’olio del Mediterraneo è ormai un progetto realizzato nei fatti, dal momento che al livello internazionale le attività di Pandolea destano grande attenzione sia da parte delle istituzioni che si occupano di cooperazione internazionale sia da parte di donne di vari paesi del Mediterraneo con cui Pandolea è venuta in contatto in questi anni”, spiega Loriana Abbruzzetti, presidente dell’associazione. “Infatti Pandolea, considerata al livello internazionale un esempio di best practices, ha ricevuto negli ultimi tempi numerose manifestazioni di interesse da parte di donne dell’olio di vari paesi, Grecia, Tunisia, Giordania, Albania, Iran, Spagna”.

“Per la realizzazione della rete e per il proseguimento delle attività di Pandolea nel solco tracciato in questi 20 anni di attività, è necessario mettere in rete le esperienze anche di donne di altri paesi, perché l’associazione possa proseguire in un’ottica internazionale nel Mediterraneo, ma anche diffondersi in nuove aree olivicole emergenti, per proseguire nel futuro tutto quanto seminato con grande fatica dalle donne dell’olio italiane”, continua la presidente. “Ed è per questo che stiamo definendo la realizzazione di “Pandolea International” nella forma del network che avrà la sua evoluzione verso una maggiore strutturazione al livello internazionale; fondamentale il contributo della rete delle donne arabe che in questi anni a guida della Giordania è cresciuta molto e dei contributi dei Paesi Europei come Spagna, Grecia e Portogallo.

“In un mondo olivicolo che si deve riconvertire è necessaria una forza propulsiva che faccia della sua autonomia da condizionamenti politici e di giochi di forza un valore. L’olio Evo deve essere visto in forma moderna, e costituire un soggetto a cui viene riconosciuto un valore e che si ponga come interlocutore culturale del mondo olivicolo al livello internazionale. Occorrono tante energie positive, imprenditorialità diverse, rapporto tra cultura ed olio, internazionalizzazione e cooperazione internazionale”, conclude Abbruzzetti.

LE SCUOLE COINVOLTE IN ITALIA

LAZIO

Classi 4 e 5 A/B del Plesso Manetti dell’Istituto Comprensivo “Piazza Borgoncini Duca” Comune di Roma 

Classi 4 B/C/D del Plesso San Francesco d’Assisi dell’Istituto Comprensivo “Piazza Borgoncini Duca” Comune di Roma 

A cura di Loriana Abruzzetti con la partecipazione dello chef Massimiliano Palozza del ristorante L’altra guancia di Roma

 Isitituto Comprensivo San Tommaso D’Aquino, Priverno (LT)

A cura di Paola Orsini

ABRUZZO 

Scuola dell’Infanzia –  Istituto Comprensivo Notaresco di Pagliare di Morro d’Oro (TE) 

A cura di Amina Valentini e Martina Montecchia

Istituto Comprensivo Roseto di Roseto degli Abruzzi (TE) 

A cura di Ortenzia Matalucci 

Classi 4A e 4B Scuola Elementare San Giorgio- Istituto Comprensivo Savini San Giuseppe San Giorgio Comune di Teramo (TE) 

A cura di Marcella Cipriani

SICILIA

Istituto Comprensivo Statale Francesco Crispi Sezione di Calamonaci, Comune di Calamonaci (AG)

A cura della socia Vania Sarullo

CAMPANIA

Classe Prima della Scuola dell’Infanzia dell’ Istituto Comprensivo Statale Agostino Gemelli Comune di Sant’Agnello (NA) 

A cura di  Vittoria Brancaccio

CALABRIA

Classi di scuola primaria Plesso San Pietro Apostolo e Plesso Gimigliano dell’Istituto comprensivo di Tiriolo (CZ)

A cura di Lucia Talotta

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