sabato , 27 Aprile 2024

La memoria dell’olocausto, un incontro di riflessione per gli studenti di Spoltore

Spoltore – La città ha passato il primo giorno di febbraio riflettendo sulla ferita dell’olocausto, con l’appuntamento dedicato alla memoria dell’olocausto al quale hanno partecipato gli studenti di terza media in sala consiliare.

“Oggi è primo febbraio” ha detto l’assessore all’istruzione Francesca Sborgia nei suoi saluti, ricordando che la giornata dedicata alla Shoah era il 27 gennaio. “Ma siamo ancora nel periodo dell’anno dedicato alla memoria degli orrori vissuti negli anni della seconda guerra mondiale, che si completerà il 10 febbraio con il Giorno del Ricordo, dedicato alle vittime delle Foibe”. Ad intervenire il presidente dell’Anpi di Spoltore Simona Novacco e il presidente dell’Anpi Pescara Nicola Palumbaro: l’associazione nazionale partigiani ha mostrato documenti dell’epoca sulle discriminazioni razziali in Italia, con la mappatura dei campi di concentramento nella nostra regione e i ritagli dai giornali dell’epoca, come il manifesto del razzismo italiano (“un gruppo di studiosi fascisti docenti delle Università itaiane sotto l’egida del Ministero della Cultura Popolare ha fissato nei seguenti termini quella che è la posizione del Fascismo nei confronti dei problemi della razza”) o le vignette sull’avventura coloniale in Africa. I ragazzi hanno presentato i loro lavori dedicati ai “giusti tra le nazioni” più famosi: da Gino Bartali a Carlo Angela, sono stati ricordati i non-ebrei che hanno agito per salvare anche un solo ebreo dal genocidio. Tra i tanti anche Albert, il bisnonno di una studentessa, sul quale i ragazzi stanno portando avanti una ricerca. “Mi sono commossa ascoltando i ricordi di famiglia e le emozioni vissute dai ragazzi grazie a questa ricerca sul nostro passato” ha rivelato l’assessore alla cultura Nada Di Giandomenico. “E’ un progetto in corso che continueremo a sviluppare” ha sottolineato il preside Bruno D’Anteo. Presente anche il sindaco Chiara Trulli che ha ringraziato famiglie e docenti: “è importante vedere nei ragazzi tanto interesse, su temi delicati e complessi. Merito delle loro famiglie e degli insegnanti”.

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