mercoledì , 4 Dicembre 2024

il WWF Abruzzo presenta il documento “La sfida ambientale – 8 temi per i candidati alla Regione

Pescara – Questa mattina a Pescara in conferenza stampa il WWF Abruzzo ha presentato il documento “La sfida ambientale – 8 temi per un Abruzzo capace di futuro”. Un dossier articolato in otto sezioni, ognuna riguardate una tematica di interesse ambientale della nostra Regione:

1) Prevenzione e mitigazione effetti dei cambiamenti climatici e piano di adattamento;

2) Biodiversità, tutela della fauna selvatica e attività venatoria;

3) Aree protette e Rete Natura 2000;

4) Governo del territorio: difesa del suolo e delle acque;

5) Mobilità, politiche dei trasporti e delle infrastrutture;

6) Educazione per l’ambiente e per la sostenibilità ed ecopsicologia;

7) Foreste e verde pubblico;

8) Gestione dei rifiuti.

Il WWF Abruzzo invierà il documento ai candidati alla Presidenza della Regione Abruzzo invitandoli a confrontarsi pubblicamente sui contenuti trattati e a esporre le proprie idee in merito.

Ogni paragrafo si apre con l’esposizione della tematica discussa, supportata da dati, riferimenti normativi e descrizione della situazione abruzzese e si conclude con le richieste del WWF Abruzzo: ciò che l’Associazione chiede di mettere in pratica per la natura della nostra Regione a chi avrà la responsabilità di governare nella prossima legislatura.

“Con questo documento, redatto da un gruppo di lavoro interno al WWF Abruzzo – dichiara Filomena Ricci, delegata WWF Abruzzo – invitiamo i candidati alla Presidenza della Regione a confrontarsi e a discutere su alcune delle tematiche ambientali più importanti e più attuali per la natura abruzzese. Quali sono le visioni e i programmi che i due schieramenti intendono portare avanti nella prossima legislatura? Quando si parla di ambiente è necessario un confronto basato su dati e conoscenze solidi e dimostrati e non su suggestioni momentanee, slogan e frasi fatte.”

In allegato una sintesi delle richieste che spaziano dall’adattamento al cambiamento climatico alla tutela della biodiversità, dalla gestione delle aree naturali protette al consumo di suolo zero, dalla promozione dei Centri di Educazione Ambientale alla mobilità sostenibile, dall’attenzione per le nostre foreste e il verde pubblico alla gestione dei rifiuti e alla tutela delle acque.

Sintesi delle richieste del WWF Abruzzo

1) Prevenzione e mitigazione effetti dei cambiamenti climatici e piano di adattamento

  • Individuare le azioni, le priorità e i necessari finanziamenti per adattare il territorio agli effetti dei cambiamenti climatici
  • Rivedere i Piani regionali settoriali e i Piani comunali per l’adattamento ai cambiamenti climatici

2) Biodiversità, tutela della fauna selvatica e attività venatoria

  • Elaborare un Piano di azione regionale per la biodiversità
  • Implementare l’Osservatorio Regionale per la Biodiversità
  • Ampliare le attività di ricerca e monitoraggio per specie e habitat
  • Individuare e riconoscere formalmente nelle norme e nella pianificazione ordinaria una “rete ecologica regionale”
  • Tener conto nel piano paesistico degli obiettivi per la conservazione della biodiversità
  • Incrementare nel settore agricolo tutte le misure che contribuiscono in modo positivo alla conservazione della biodiversità
  • Istituire di un Corpo di Polizia Regionale
  • Istituire le aree contigue d’intesa con i Parchi nazionali

3) Aree protette e Rete Natura 2000

  • Approvare la nuova legge quadro regionale sulle aree protette
  • Rilanciare la rete delle riserve regionali
  • Istituire il Parco nazionale della Costa Teatina e il Parco regionale Simbruini-Ernici
  • Adeguare gli uffici preposti alla gestione delle aree protette
  • Applicare correttamente la procedura di Valutazione d’Incidenza (VINCA)

4) Governo del territorio: difesa del suolo e delle acque

  • Concludere l’approvazione del Piano di tutela delle acque e qualità ecologica dei corpi idrici
  • Assicurare la tutela dell’acquifero del Gran Sasso
  • Garantire un’accurata manutenzione del territorio
  • Applicare una politica urbanistica generale di stop al consumo del suolo
  • Aggiornare dati, cartografia della pericolosità e rischio PAI in primis, e creare un sistema informativo che metta in evidenza le porzioni di territorio maggiormente esposte alle diverse tipologie di rischio

5) Mobilità, politiche dei trasporti e delle infrastrutture

  • Redigere un Piano regionale dei Trasporti
  • Potenziare il trasporto pubblico
  • Favorire la mobilità sostenibile
  • Approvare il Piano Regionale di mobilità ciclistica e la Rete ciclistica regionale
  • Creare infrastrutture ecocompatibili che riducano la frammentazione degli habitat naturali
  • Incentivare misure volte a favorire la realizzazione di reti infrastrutturali per la ricarica dei veicoli a bassa emissione

6) Educazione per l’ambiente e per la sostenibilità ed ecopsicologia

  • Riportare l’attenzione delle politiche regionali sulle tematiche di educazione ambientale e alla sostenibilità
  • Ridare vigore al C.R.E.A. – Comitato Regionale per l’Educazione Ambientale
  • Organizzare un percorso formativo per gli operatori dei Centri di Educazione Ambientale (CEA)
  • Integrare le attività di educazione per l’ambiente e per lo sviluppo sostenibile
  • Educare i cittadini ai benefici che la natura dà in termini di benessere

 7) Foreste e verde pubblico

  • Approvare il Regolamento Forestale
  • Attivare un tavolo di concertazione permanente in campo forestale
  • Adottare un Regolamento del Verde Urbano Regionale
  • Realizzare un Albo regionale delle ditte forestali e degli operatori abilitati
  • Realizzare un censimento delle alberature stradali
  • Potenziare le strutture tecnico-amministrative regionali

8) Gestione dei rifiuti

  • Attuare un Programma di prevenzione dei rifiuti su tutti i settori produttivi regionali
  • Promuovere campagne di informazione e sensibilizzazione per la riduzione dei rifiuti
  • Incentivare gli acquisti verdi GPP (Green Public Procurement)
  • Applicare la metodologia LCA (Life Cycle Assessment) su prodotti e servizi
  • Aumentare la percentuale di raccolta differenziata e riciclo
  • Respingere ogni ipotesi di inceneritori
  • Migliorare l’impiantistica per gestire le frazioni raccolte in maniera differenziata, in particolare la frazione organica

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