venerdì , 11 Luglio 2025
Tiziana Magnacca

Bonus ZES: l’Abruzzo c’è, al via l’incentivo per l’occupazione

Pescara – “Una buona notizia per l’Abruzzo: anche la nostra regione potrà beneficiare del bonus ZES, l’incentivo pensato per le aziende del Mezzogiorno che assumono a tempo indeterminato lavoratori over 35 disoccupati da lungo tempo.” A comunicarlo con entusiasmo è l’assessore alle Attività Produttive Tiziana Magnacca, commentando l’avvio ufficiale della misura, resa operativa dal decreto attuativo firmato dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e dal Ministro dell’Economia e delle Finanze.

Il bonus, previsto dall’articolo 24 del Decreto Coesione (D.L. n. 60/2024, convertito nella legge n. 95/2024), offre un esonero totale dai contributi previdenziali (esclusi i premi Inail) per due anni, fino a un massimo di 650 euro al mese per lavoratore. Finanziato con 591,4 milioni di euro fino al 2027 nell’ambito del Programma Nazionale giovani, donne e lavoro 2021-2027, l’incentivo punta a rilanciare l’occupazione e a ridurre i divari territoriali nelle regioni della Zona Economica Speciale (ZES) unica del Mezzogiorno, che include Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.

Un’opportunità per le piccole imprese
Possono accedere al bonus le aziende private con un organico fino a 10 dipendenti che, tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025, assumono personale non dirigenziale da impiegare in Abruzzo. Un requisito fondamentale: nei sei mesi precedenti l’assunzione, l’impresa non deve aver effettuato licenziamenti individuali per giustificato motivo o collettivi. Per richiedere l’agevolazione, basterà presentare una domanda telematica all’Inps, specificando i dati dell’azienda, del lavoratore, il tipo di contratto, la retribuzione media mensile e la sede di lavoro.

“Come ha sottolineato il ministro Marina Calderone,” spiega Magnacca, “il bonus ZES si inserisce in una strategia a tutto tondo del Governo Meloni per promuovere l’occupazione, colmare le disuguaglianze territoriali e rafforzare il tessuto produttivo italiano.” Sebbene non cumulabile con altri esoneri contributivi, l’incentivo è compatibile con la maxi-deduzione per nuove assunzioni prevista dalla riforma Irpef (art. 4 del D.Lgs. n. 216/2023), prorogata fino al 2027, offrendo così un ulteriore vantaggio fiscale alle imprese.

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