mercoledì , 19 Marzo 2025

8 marzo: mobilitazione a Pescara contro il patriarcato

“La lotta non si delega, si pratica”

Pescara – In occasione della Giornata Internazionale della Donna, il Collettivo Zona Fucsia, insieme a CGIL Pescara con l’adesione di molte associazioni e partiti, organizzano una manifestazione per rivendicare diritti e giustizia sociale, una giornata di lotta contro il sistema patriarcale. L’appuntamento è fissato per le ore 16:00, di sabato 8 marzo, in piazza della Rinascita a Pescara, dove le partecipanti ed i partecipanti si raduneranno per poi proseguire in corteo lungo Corso Umberto I ed arrivare a piazza Sacro Cuore.

L’evento, aperto a tutte e tutti, vede l’adesione e la partecipazione di: Collettivo Zona Fucsia, CGIL Pescara, CGIL Abruzzo Molise, Belle Ciao, Coordinamento donne ANPI, ANPI Pescara, Arci Pescara, Presenza Femminista, Jonathan – Diritti in Movimento, Mazì – Arcigay Pescara, Desideria ETS – Kinky, Poly, Queer, Movimentazioni APS, Giovani Democratici Abruzzo, Sinistra Italiana Provincia Pescara, Arterie ETS, Deposito dei Segni, Europa Verde Provincia Pescara, purple square abruzzo, rifondazione comunista, federconsumatori abruzzo, DLF, Lo Spazio di Sophia, Pd Prov. Pescara, PD Abruzzo, Gruppo Consigliare PD, Movimento 5 Stelle Abruzzo, Radici in Comune, Ananke, CIDI Pescara, Fotosintesi, LAV Pescara (lista in aggiornamento).

Si tratta di un battaglia comune. Il patriarcato è un sistema radicato che influenza ogni ambito della vita: dal lavoro alla scuola, dalla sanità alle relazioni personali. La mobilitazione punta a smantellare strutture di potere basate su violenza, sfruttamento e controllo, proponendo un modello alternativo fondato su autodeterminazione, solidarietà e parità.

Camminare per rivendicare, questo in estrema sintesi lo scopo della manifestazione. Richieste che riguardano reddito di autodeterminazione, per contrastare la precarietà economica, spesso ostacolo all’emancipazione femminile, welfare inclusivo, con servizi pubblici gratuiti (asili, sanità, centri antiviolenza) e istruzione accessibile, diritto all’aborto libero e sicuro, senza ostacoli legati all’obiezione di coscienza, lotta alla violenza di genere, attraverso educazione sessuale nelle scuole e finanziamenti ai centri antiviolenza, parità salariale e abolizione delle discriminazioni sul lavoro, tutela delle persone LGBTQIA+, colpite da norme di genere oppressive, un impegno globale contro razzismo, colonialismo, imperialismo e guerre, riconosciuti come strumenti d’oppressione intersecati al patriarcato.

L’invito è a scendere in piazza con cartelli, striscioni e strumenti di protesta per dimostrare che “un altro mondo è possibile” perché “La lotta non si delega, si pratica”.

“L’8 marzo non è un giorno qualsiasi. È il giorno in cui ci riprendiamo le strade, la voce e il futuro. È il giorno in cui ricordiamo a chi detiene il potere che non ci arrenderemo, non ci fermeremo, non faremo un passo indietro”.

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