Pescara – “Un libro, ma anche una sfida: poco più di centocinquanta pagine per raccontare la Resistenza nel suo senso più ampio, ovvero l’azione congiunta di uomini e donne che hanno combattuto il nazifascismo. Si parte sempre da un luogo per affrontare un tema, sulla base della storiografia più aggiornata, e si riconnettono le molte storie della Resistenza che attraversano il Paese”. Sono le parole con cui lo storico Paolo Pezzino ha iniziato ieri pomeriggio il suo racconto originale illustrando a Pescara il suo volume “Andare per i luoghi della Resistenza” edito da Il Mulino. Il volume, fresco di stampa, è stato presentato nel salone della Fondazione Abruzzo Riforme in via Lungaterno Sud 76. L’evento è stato organizzato con l’Anpi di Pescara e l’Associazione “Il Sentiero della Libertà”, con il patrocinio della Fondazione Luciano Russi e Liberation Route Europe.A discutere con l’autore, di fronte a un pubblico attento e numeroso – nell’incontro coordinato dal professor Pasquale Iuso dell’Università di Teramo e presidente del Comitato scientifico della Fondazione Abruzzo Riforme – c’erano interlocutori che in diverse forme hanno praticato questo modo di vivere e percorrere la storia: Enzo Fimiani, docente all’Università di Chieti-Pescara, che fa parte del comitato scientifico di Liberation Route Europe, sistema che mette in connessione i luoghi della memoria della seconda guerra mondiale; Maria Rosaria La Morgia, giornalista, che per molti anni ha diretto l’associazione “Il sentiero della libertà”; e Nicola Palombaro, dell’Anpi di Pescara, che organizza ogni anno eventi sui luoghi della Resistenza abruzzese. Paolo Pezzino, storico, nato a Pescara, è stato per molti anni alla guida dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri, capofila dell’articolata rete italiana degli Istituti della Resistenza e della storia repubblicana. È stato professore ordinario di Storia Contemporanea alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Pisa.
