giovedì , 28 Marzo 2024

Al Circolo Aternino con oltre 20 pittori e gli istruttori di Pesca a mosca

La mostra sarà visitabile ad ingresso gratuito sabato e domenica 4 e 5 ottobre dalle 17 alle 23. Durante la due giorni, sarà possibile anche assistere alla costruzione di esche artificiali da parte degli istruttori Sim.

Tra gli artisti partecipanti, anche quelli che hanno contribuito alla versione estiva della mostra che ogni giugno a Castel di Sangro fa da colorata cornice al Sim Fly Festival, la settimana di attività sportive dedicata dalla Scuola Italiana di Pesca a mosca agli appassionati del genere.

Esporranno Augusto Ambrosone, Concetta Iaccarino, Leonardo Paglialonga, Loriana Valentini, Luciano Astolfi, Lucia Ruggieri, Lucio Monaco, Mario Buongrazio, Massimo Di Febo, Patriza D’Andrea, Patrizia Franchi, Raimondo Barbieri, Bruno Paglialonga, Valeria De Cecco, Gerry Turano, Manuelita Iannetti, Angela Di Teodoro e Gianfranco Zazzeroni, Violetta Mastrodonato, Marcello Specchio, Roberto Di Giampaolo, Tiziana Di Bartolomeo e Gino Berardi. Come avviene anche durante il Sim Fly Festival, gli artisti realizzeranno un’opera su una sagoma di legno raffigurante una trota e un insetto acquatico, l’effimera.

«Questa manifestazione rappresenta l’unico esempio di interpretazione artistica della pesca a mosca – spiega Osvaldo Galizia, presidente della Sim (Scuola italiana di pesca a mosca) – e delle sue finalità di conoscenza e di tutela dell’ambiente acquatico. La pesca a mosca, infatti, è notoriamente uno sport ambientalista, in quanto i pesci vengono catturati ma non feriti, né tantomeno uccisi, anzi vengono rimessi in acqua».

La sede nazionale della Sim è a Castel di Sangro, presso l’ex convento della Maddalena, dove è ospitato anche il primo e unico museo in Italia dedicato alla pesca a mosca: è lo “Stanislao Kuckiewicz”, diretto da Giorgio Cavatorti e di recente gemellato anche con il Catskill Fly Fishing Center and Museum (CFFCM) di Livingston Manor, NY.
La Sim è arrivata anche in Svizzera e in Australia con la nascita di nuove sedi e sta facendo da catalizzatrice per un’importante sensibilizzazione nel territorio: ad esempio ha inserito il Sangro nel progetto “Le vie della pesca a mosca”, che mira a creare nuovi indotti turistici ed economici, tanto che lo scorso 30 giugno l’amministrazione comunale ha approvato con delibera la denominazione di Castel di Sangro “Città della pesca a mosca”.

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