venerdì , 26 Aprile 2024

Pescara, presto un centro di monitoraggio igiene della sicurezza stradale

Una procedura, questa, che rappresenta solo la prima fase di un percorso

volto alla individuazione di altre figure che dovranno andare a completare

la strutturazione del “centro di monitoraggio” cui si perverrà dopo che

il “Direttore Tecnico del Centro di Monitoraggio”, individuato con la

presente procedura, predisporrà il piano-programma di attuazione del

progetto approvato sin dal 2004. Si tratta dell’utilizzo di residui che

assicurerà a Città di Pescara un elemento di conoscenza per la sicurezza

sulle vie cittadine.

È venuto fuori a questo proposito un appalto molto datato e riguardante

la “Messa in sicurezza di strade urbane a massimo rischio ed interventi

per la salvaguardia delle utenze deboli” per 2.300.000 euro complessivi,

cofinanziati dall’Europa nella misura del 50% e con la restante quota

garantita dal Comune attraverso un mutuo con la Cassa DD.PP. e

approvato con deliberazione di giunta comunale n. 767 del 03.08.2004.

“Sono fondi che sono nelle disponibilità del Comune – ha spiegato

il sindaco di Pescara, marco Alessandrini – e chi ci ha preceduto si è

dimenticato di avere. I tempi ci impongono sobrietà pubblica con sacrifici

della cittadinanza. Oggi incontriamo una delegazione di corso Vittorio

Emanuele per discutere delle scelte che abbiamo svolto in tema di

mobilità per fare in modo che ci sia la migliore città possibile”.

“Sono circolate voci non controllate che non conoscono la materia – ha

aggiunto il vicesindaco di Pescara, Enzo Del Vecchio – si tratta di creare a

Pescara un centro di monitoraggio per la mobilità per apportare le dovute

correzioni. Ci potremmo anche potuti sottrarre ma questi soldi sanno

di muffa, risalgono al 2004. Con questi soldi ci sono state due messe in

sicurezza e diversi interventi da parte nostra operati tra il 2006 ed il 2008.

All’interno di quel progetto c’erano anche soldi per la comunicazione.

Tra le tante economie ci sono 250 mila euro. Alla ribalta è venuto fuori

che, siccome c’è un avviso pubblico, ci sono state delle spese inutili. Il

centro di monitoraggio dura circa un anno e mezzo con professionisti

che redigono il progetto finale.
Sono somme ammuffite, completeremo

questo progetto facendo fruttare ciò che abbiamo nel cassetto e che

qualcuno si è dimenticato. Non attingiamo assolutamente dalle tasche dei

cittadini che anzi ne beneficeranno”.

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