venerdì , 19 Aprile 2024

Movimenti Acqua: Scioglimento Isi, fusione Isi-Sasi, ‘ora basta!’

Ora fanno sapere i forum improvvisamente, quando la fusione sembrava un dato di fatto e dovevano solo decidere quando chiudere l’operazione, “l’assemblea della Sasi decide che l’Isi deve sciogliersi e rimettono tutto in discussione. Entrambe le società hanno gli stessi soci, ovvero i sindaci.
Ma rimaniamo perplessi -commentano i forum H2o- davanti alla scelta dell’assemblea di una società di decidere per lo scioglimento di un’altra.
I mesi passano e le due società continuano a convivere e la fine di questa convivenza sembra allontanarsi sempre più. Mentre la cittadinanza continua a sopportare i disagi dovuta ad una cronica mancanza e ad una rete che appare inadeguata: è notizia di queste ore che ben 11 comuni sono rimasti per molte ore senza erogazione idrica, anche recentemente (nonostante l’estate sia ormai lontana e quest’anno sia stata molto piovosa) a Vasto ci sono stati interi quartieri per giorni senz’acqua mentre a Monteodorisio la mancanza d’acqua è durata per giorni e giorni”.
In occasione del rinnovo del consiglio di amministrazione della Sasi, il 28 luglio 2013 i forum comunicano di aver chiesto il rispetto della volontà popolare espressasi con i referendum del 12 e 13 giugno 2011 (quando 600.000 abruzzesi si espressero a favore dell’acqua bene comune), che stabilivano anche la cancellazione della “remunerazione del capitale” dalle bollette, e che la discussione sui CdA lasciasse spazio ad “un dibattito reale sulla gestione” a partire dalle gravissime emergenze che soffrono vari territori.
“15 mesi dopo si sta ancora discutendo della compresenza di due CdA -sottolineano i coordinatori dei forum-con una retromarcia che rischia ancora di allungare tantissimo i tempi mentre c’è chi propone commissioni d’inchiesta bi-partisan.
Mentre della cancellazione della remunerazione non si ha traccia alcuna.
Ora basta! L’Acqua è bene comune, non bene politico da spartirsi tra centro destra e centro sinistra, altro che commissioni d’inchiesta che si ritroverebbero ancora a doversi spartire gli stessi che non ancora concludono la vicenda della convivenza Sasi-Isi. Si rispetti la volontà dei cittadini e si porti al centro soltanto il bene comune, le esigenze della cittadinanza e la fine delle ripetute emergenze idriche”.

Al coro di proteste dei movimenti dell’acqua si aggiunge anche Sinistra Anticapitalista Abruzzo che annuncia
“L’Acqua è un bene comune. Sancito a livello internazionale, ribadito da oltre 600.000 abruzzesi e 27 milioni di italiani con il voto referendario del 12 e 13 giugno 2011 (mobilitazione della quale fummo partecipi).
La gestione del servizio idrico non può e non deve avere altro obiettivo che la difesa dell’interesse pubblico e della sua natura di bene comune. In Provincia di Chieti esistono due società, una per la proprietà (l’Isi) e una per la gestione delle reti (la Sasi). PD, FI e gli altri partiti protagonisti delle “larghe intese” dei governi Monti, Letta e Renzi e al governo (con vari assetti) dei comuni, delle Province e della Regione Abruzzo da tempo si son presi l’impegno di superare questa doppia presenza e di dar vita ad una sola società”.

Sinistra Anticapitalista Abruzzo commenta come quasi un anno e mezzo fa la soluzione prospettata fu quella di incorporare la Sasi nell’Isi.
Oggi rimarcano i coordinatori SAC dopo che da mesi e mesi si attendeva la fine della vicenda, tutto è tornato in discussione “perché l’assemblea della Sasi (dove è predominante il PD) ha deciso di rimettere tutto in discussione e di chiedere lo scioglimento dell’Isi. Forza Italia ha rigettato questa ipotesi, criticando i sindaci del PD e chiedendo una “commissione di sindaci di sinistra e di destra” dove per sinistra viene inteso il PD. Non aggiungiamo nulla alla immensa letteratura fatta di appelli, comunicati, volantini, manifesti e tanto altro su PD e sinistra … Non soltanto PD e FI non riescono ancora a concludere la vicenda ma si vuol addirittura creare una commissione totalmente divisa tra loro”.

Per Sinistra Anticapitalista Abruzzo se bisogna valutare cosa fare e quali sono le proposte e la situazione, le valutazioni possono essere solo tecniche e perseguire l’interesse e il bene pubblico, aprendo quindi alle istanze della cittadinanza e alle formazioni sociali portatrici di “interessi diffusi”, a partire dai movimenti e dai comitati Acqua Bene Comune protagonisti della vittoria referendaria del giugno 2011 e dalle associazioni di cittadini.

“L’Acqua non è un bene dei partiti. -commenta Sinistra Anticapitalista Abruzzo- La vicenda del superamento della convivenza Isi-Sasi va conclusa il primissimo possibile. Non ci possono essere più tentennamenti e non si può rimanere a discutere di consigli di amministrazione e società all’infinito. Si realizzi un’unica società pubblica e ci si impegni soltanto ed esclusivamente per la difesa degli interessi della cittadinanza e il suo diritto all’acqua. Ripetutamente la cittadinanza continua a sopportare i disagi dovuta ad una cronica mancanza e ad una rete che appare inadeguata, anche quest’anno nonostante l’estate sia ormai lontana e sia stata caratterizzata da frequenti e forti piogge. 11 comuni sono rimasti per molte ore senza erogazione idrica negli ultimi giorni, fino a poche settimane fa a Vasto ci sono stati interi quartieri per giorni senz’acqua mentre a Monteodorisio la mancanza d’acqua è durata per giorni e giorni”.

Sinistra Anticapitalista concludendo la nota informa che continuerà a sostenere i movimenti e le associazioni per l’Acqua Bene Comune e le loro istanze. Chiedendo il rispetto della volontà dei cittadini SAA rilancia l’idea che si porti al centro soltanto il bene comune, le esigenze della cittadinanza e la fine delle ripetute emergenze idriche. “Consigli di amministrazione, società, diatribe da grandi partiti animate dall’uno o dall’altro a seconda di chi è maggioranza e di chi opposizione lascino il passo il primissimo possibile”.

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