La proposta di Referendum sull’uscita dell’Italia dalla moneta europea commentano gli attivisti è legittima, non
essendo in contrasto con quanto previsto dalla nostra Costituzione.
La strada scelta, infatti,
ricalca l’iter già seguito nel 1989.
In quell’occasione, con apposita legge costituzionale, i Cittadini
italiani vennero chiamati alle urne per esprimere un parere sulla trasformazione delle Comunità
Europee (CEE), in una vera Unione Europea (UE) e sulla creazione di una Costituzione europea.
Parere, questo, che avrebbe orientato le successive scelte assunte dalla Politica e, allo stesso tempo,
permesso al Paese di approfondire un’importante questione, grazie al momento di confronto
svoltosi durante la campagna referendaria.
Come allora, anche oggi viene chiesta, mediante una specifica legge costituzionale promossa
dal Movimento 5 Stelle, l’indizione di un Referendum consultivo sull’Euro.
«Lo scopo è quello
di garantire finalmente al Paese un momento di serio approfondimento e dibattito, su una
questione di vitale importanza per tutti i Cittadini, -ribadiscono i coordinatori pentastellati- che ha giocato e sta giocando un ruolo
fondamentale sulla situazione economica e sociale del nostro Paese.
Siamo assolutamente certi, che gli Italiani debbano avere il diritto di poter esprimere la propria
opinione su di una questione tanto importante per la vita di tutti, qual è l’Euro, così come fecero sul
nucleare e sull’acqua pubblica».
INFO
Il banchetto per la raccolta delle firme sarà allestito ad Avezzano in piazza Torlonia, angolo via Roma, nella
mattina di sabato 13 e in piazza Risorgimento nella giornata di domenica 14.
Tutti i cittadini sono invitati a partecipare.