giovedì , 18 Aprile 2024

Chieti: in Consiglio Comunale approvati atti per la tutela del territorio e del diritto dei cittadini a quartieri funzionali e sicuri

Lo Studio di Microzonazione Sismica andrà ad interagire con dei vincoli già esistenti e gravanti sul territorio comunale costituiti dal PAI – Piano Stralcio dell’Assetto Idrogeologico – e del PSDA – Piano Stralcio Difesa dalle Alluvioni. Include al suo interno una dettagliata cartografia del territorio comunale con tutti gli elaborati delle indagini eseguite e reperite su precedenti studi geologici e geomorfologici del suolo di Chieti.
Sono state configurate le zone di attenzione che comprendono le zone di instabilità del versante, le zone di instabilità per la presenza di cavità e le zone di instabilità per fenomeni di liquefazione, queste ultime costituiscono l’unica vera novità per quanto concerne il pericolo sismico.

«In effetti, successivamente al terremoto che ha interessato la Pianura Padana, – ha commentato l’assessore Colantonio- gli organi di controllo hanno intensificato la verifica e la prevenzione su quelle aree pianeggianti a ridosso di alvei fluviali con natura alluvionale che presentano proprio per particolari caratteristiche del sottosuolo più significative sensibilità ai fenomeni sismici legati alla debolezza del terreno.

Ritengo, però, che il secondo atto approvato, ovvero la variazione al Regolamento per la esecuzione delle opere…. costituisca un passo fondamentale a maggior tutela e garanzia del patrimonio pubblico a servizio dei cittadini. Infatti, successivamente all’approvazione del regolamento comunale deliberato a febbraio 2013 e con la verifica sistematica di gravi inadempienze a convenzioni precedentemente stipulate per considerevoli comparti urbanistici realizzati nell’immediatezza del Piano dei Servizi, si evidenziano sempre di più carenze e mancanza di rispetto delle norme convenzionate.
Pertanto l’atto stabilisce degli obblighi convenzionati perentori soprattutto per quanto riguarda la configurazione degli standard e delle opere da cedere quali strade, parcheggi, aree a verde pubblico e/o attrezzato che dovranno essere configurati mediante i necessari frazionamenti catastali e cedute contestualmente alla stipula della convenzione e non alla fine dei lavori perchè, in molti casi, ci si trova davanti a ditte, fallite o in amministrazione controllata o letteralmente “sparite nel nulla”. Inoltre, con due emendamenti proposti dal Movimento 5 Stelle che hanno visto la piena adesione della maggioranza, ci saranno anche garanzie per quanto riguarda terreni che successivamente alla cessione, presentano gradi di inquinamento del sottosuolo avvenuto in passato che prevedono necessarie bonifiche e quindi una maggior tutela dell’ambiente nelle aree che prevedono nuovi insediamenti edilizio».

«Rimango basito dal voto contrario espresso dal gruppo consigliare del Pd e suoi derivati -ha rimarcato Colantonio – che evidentemente sono contrari ad incrementare le tutele in favore dell’Amministrazione Comunale e a perseguire negli errori commessi in passato a partire dai programmi edilizi e dai Comparti approvati tra il 2006 e il 2010 che presentano rischi altissimi per il mancato rispetto degli obblighi dettati da convenzioni carenti, sia negli obblighi che nelle garanzie fideiussorie.»

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