venerdì , 26 Aprile 2024
Marinella Sclocco durante il suo intervento oggi al Consiglio regionale

Preferenza di Genere, la regione approva la legge: Sclocco ‘un sogno che si realizza avere equilibrio rappresentativo in Abruzzo’

“Mi sembra quasi un sogno” ha commentato entusiasta per il grande risultato raggiunto l’assessore alle Politiche Sociali, Marinella Sclocco. “Dopo 6 anni dalla presentazione della mia legge sulla doppia preferenza di genere e dopo i tanti rinvii, finalmente oggi l’Abruzzo si è adeguato alla normativa nazionale vincendo una grande battaglia di civiltà. Il mondo femminile – ha spiegato la Sclocco – vive da sempre in un’eterna lotta: quella per ottenere gli stessi diritti degli uomini. E per quanto reputi antipatico e perfino svilente per una società parlare di quote e preferenze di genere – incalza l’assessore – la legge sulla doppia preferenza certamente aiuta e aiuterà a promuovere il principio delle pari opportunità. È pacifico, a livello nazionale ed europeo, che l’introduzione di tali strumenti elettorali accresce la presenza delle donne nelle Istituzioni sino al 30%, e questo non può essere che un successo democratico e rappresentativo. In questi anni – continua la Sclocco – supportare questa causa è stato per me uno stimolo, non solo per sconfiggere i datati stereotipi che si attribuiscono alle donne, ma perché è interesse collettivo costruire una società lungimirante e capace di salvaguardare i diritti e l’uguaglianza sostanziale dei cittadini. Approvando questa misura – aggiunge l’assessore alle Politiche Sociali – garantiamo l’eguaglianza e l’equilibrio nei meccanismi rappresentativi e non posso che esserne orgogliosa”.

L’Abruzzo era in un ritardo clamoroso nel conformarsi alla norma nazionale, basti pensare che sono passati quasi 10 anni dalla prima introduzione di questa misura (Campania nel 2009 ndr). Tutte le Democrazie mature si sono dotate di strumenti idonei a perseguire l’obiettivo dell’equilibrio rappresentativo: una battaglia trasversale, un dovere da perseguire, che continua ad appartenere ancora a ciascuno di noi, proprio perché la Costituzione ci affida il compito di rimuovere gli ostacoli alla piena parità tra uomini e donne.

“Questo risultato – ha concluso la Sclocco – è il frutto di una grande determinazione, che è poi la grande qualità comune a tutte le donne, e ora bisogna continuare ad impegnarsi per l’emancipazione della nostra società. La doppia preferenza di genere inciderà sulla qualità delle istituzioni e sul dibattito in merito a questioni che investono direttamente le donne con ricadute culturali, sociali, economiche rilevanti e strategiche per il benessere futuro del nostro territorio”.

 

DI COSTANZO CPO PROVINCIA DI PESCARA “SCRITTA UN IMPORTANTE PAGINA DI CIVILTÀ E DEMOCRAZIA”

“Con l’approvazione di questa legge è iniziato finalmente un nuovo processo culturale per garantire definitivamente uguali condizioni di partenza per l’effettiva partecipazione delle donne alle cariche elettive e per l’equilibrio nei meccanismi rappresentativi. Oggi la nostra comunità compie un importante passo nel colmare una lacuna che si trascinava da troppi anni e che rafforza il tessuto democratico e migliora la qualità istituzionale” così Romina Di Costanzo, Presidente Commissione Pari Opportunità della Provincia di Pescara ha salutato la nuova legge approvata oggi in Regione.

“Mi auguro che questo passo –ha continuato la Presidente CPO– inneschi un dibattito in merito alle pari opportunità nella composizione apicale di tutte le organizzazioni e le aziende per aggregare ed aggiornare nuovi modelli nei posti di lavoro e rendere le performance aziendali più moderne e in linea con le buone pratiche europee.
Mi congratulo con l’assessore Sclocco per l’importante risultato di oggi e auspico che questo significativo traguardo sia concretamente utilizzato dalle donne più meritevoli per rafforzare la loro rappresentanza e non diventi un meccanismo elettorale per irrobustire la posizione politica di alcuni uomini”.

 

Licheri-Bracco (SI) : “Doppia preferenza di genere motivo di orgoglio del Consiglio Regionale”

“Dopo aver scritto tante brutte pagine rispetto ad altre vicende politiche ed amministrative il Consiglio regionale abruzzese ha finalmente approvato all’unanimità la legge per la doppia preferenza di genere andando così a modificare la normativa elettorale. Si tratta per noi di un motivo di orgoglio e di una vera e propria sveglia per quei partiti e forze politiche che troppo spesso costruiscono gruppi dirigenti esclusivamente (o quasi) maschili e che dedicano nei ritagli di tempo iniziative ed attività in favore della parità di genere e della lotta alle discriminazioni. Anche se in ritardo quindi giudichiamo molto positivamente questa scelta che andrà a rafforzare e ad incentivare il ruolo delle donne nelle istituzioni e nella vita democratica della nostra regione” Così hanno commentato con una nota  Daniele Licheri, Segretario regionale SI Abruzzo e Leandro Bracco Consigliere regionale SI Abruzzo.

RAPINO (PD) : “RISULTATO IMPORTANTE PER LA REGIONE”

” La politica abruzzese oggi ha affermato con determinazione un fondamentale principio di civiltà: la parità di accesso tra donne e uomini alle cariche elettive regionali – dichiara il Segretario regionale Pd Abruzzo Marco Rapino -. L’approvazione della norma per la doppia preferenza di genere è un risultato importante per la nostra Regione perché la presenza delle donne nelle istituzioni favorisce il processo di innovazione di un paese. Il Partito Democratico d’Abruzzo ha contribuito in modo determinante al passaggio di questa norma che definirei storica e colgo l’occasione per ringraziare tutti i nostri rappresentanti in consiglio regionale che l’hanno sostenuta.” E’ stato questo il commento di Marco Rapino Segretario regionale del Partito Democratico.

 

 

Soddisfazione di Cna Impresa Donna

Soddisfazione per l’approvazione da parte del Consiglio regionale della norma che introduce la doppia preferenza di genere, viene espressa da Cna Impresa Donna Abruzzo, secondo cui «con la decisione di ieri, dopo tanti rinvii e nulla di fatto, finalmente anche la nostra regione si allinea alle democrazie più mature e a norme di legge nazionali per troppo tempo ignorate e disattese, introducendo una previsione già utilizzata per le elezioni comunali».

«Un particolare ringraziamento – sostiene ancora la nota – deve essere rivolto ai presentatori del disegno di legge, che con una decisione bipartisan hanno voluto sancire l’unità della massima assise abruzzese attorno a un tema che supera le differenze. Un riconoscimento, dunque, va al presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, ai consiglieri Mauro Febbo e Lucrezio Paolini, ma soprattutto all’assessore Marinella Sclocco, che già sei anni fa aveva presentato un disegno di legge in tal senso, e che in tutti questi anni ha difeso con tenacia ed impegno l’introduzione di una norma di civiltà». «Il fatto che con la nuova norma – conclude Cna Impresa Donna – si finirà per accrescere notevolmente la presenza delle donne nelle istituzioni, non può che essere guardato con apprezzamento da una associazione d’impresa come la nostra, che fa proprio del protagonismo femminile la propria ragion d’essere».

ACERBO (PRC) “Doppia preferenza con 10 anni di ritardo”

“Tra tante cattive notizie una buona dall’Abruzzo dove finalmente il Consiglio Regionale ha approvato l’introduzione della doppia preferenza di genere. Rifondazione Comunista fu il primo partito a proporla più di 10 anni fa. Allora si opponevano dalla destra ai DS con Donato Di Matteo che se ne usciva con battute del tipo «Se proprio volete le quote rosa, allora io propongo le quote anche per i finocchi». A leggere Paolucci che dichiara che è “sempre stata un’obiettivo del Partito Democratico” viene da ridere. Ancor più leggendo quelle dello stesso Di Matteo: “In passato mi pento di non essere intervenuto davanti ad atteggiamenti arroganti che si sono verificati nel linguaggio poco rispettoso e in azioni dispotiche verso le colleghe di questo consiglio”. Tante volte quando ero in consiglio ho rilanciato la proposta scontrandomi con un no trasversale che andava dal centrodestra al PD. Il risultato è stato che in consiglio ci sono solo 2 elette su 31. Oggi la Regione Abruzzo arriva ultima. Meglio tardi che mai! Tutto è bene quel che finisce bene”.  Così Maurizio Acerbo, ex-consigliere regionale Rifondazione Comunista

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