giovedì , 25 Aprile 2024

Domani a Palazzo dei Marmi l’incontro tra  parlamentari e presidenti delle Province d’Abruzzo con il presidente dell’Unione Province Italiane

Pescara – Il Presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco, coordinatore regionale dell’UPI Abruzzo, riceverà domani il presidente nazionale dell’UPI, Achille Variati, presidente della Provincia di Vicenza. Entrambi sono reduci dall’assemblea nazionale dei Presidenti in svolgimento fino ad oggi a Bergamo. In occasione della visita del Presidente Variati,  Di Marco  ha organizzato un incontro con i parlamentari abruzzesi, gli altri presidenti di Provincia e i sindaci del territorio di Pescara, per riflettere insieme, a quattro anni dall’entrata in vigore della legge 7 aprile 2014 n. 56 “Disposizioni sulle Città Metropolitane, sulle province, sulle Unioni e Fusioni di Comuni”,  sugli effetti di una riforma mancata, che ha avuto un forte impatto sulla comunità e che ha comportato molteplici criticità di carattere istituzionale, organizzativo e finanziario per gli amministratori locali che si sono trovati a guidare i nuovi enti.

L’incontro si terrà alle ore 11.30, nella sala Tinozzi della Provincia di Pescara.

Sarà l’occasione  – ha scritto Di Marco nella lettera di invito ai Parlamentari –  per  avanzare proposte istituzionali che traggono fondamento dall’esperienza di questi anni e di confrontarci con Voi per uscire da un isolamento faticoso. Sono convinto che il destino degli enti rappresentati sia di Vostro interesse. considerati i servizi fondamentali erogati sul territorio e che pertanto possiate garantire la Vostra disponibilità ad approfondire ciò che avremo modo di illustrare, anche alla luce della piattaforma di lavoro che verrà avanzata  al Governo, presentata all’assemblea di Bergamo”.

La piattaforma si basa su alcuni punti fondamentali:

La necessaria revisione del sistema elettorale

Il consolidamento e l’ampliamento delle funzioni provinciali

La crisi finanziaria: una emergenza ancora irrisolta

I forti limiti della Legge 56/14 che impongono oggi di tornare ad avere organi politici pienamente riconosciuti, personale qualificato per permettere la piena funzionalità della macchina amministrativa, autonomia finanziaria e risorse necessarie alla piena copertura delle spese per le funzioni fondamentali.

“A breve scelta – ha dichiarato Variati oggi a Bergamo – Parlamento e Governo dovranno prendere una serie di decisioni, come quella di tornare ad un sistema a suffragio universale di elezione diretta o mantenere l’elezione di secondo grado, che deve però essere rivisto totalmente. Qualunque sarà la scelta, l’obiettivo dovrà essere quello di restituire autorevolezza e stabilità agli organi di governo delle Province, che erogano servizi fondamentali per i cittadini”.  

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