martedì , 23 Aprile 2024

Potature a Montesilvano: Il comitato di quartiere Saline.Marina.PP1 “Non è stato inutile”

le potature prima

Il comitato di quartiere rimarca come le proteste dei giorni scorsi non fossero un’esortazione alla buona volontà. “Il verde costituisce il nostro patrimonio, anche economico, del quartiere e delle nostre case. A nessuno è permesso di dilapidarlo e distruggerlo. Esistono delle leggi nazionali a protezione del verde. Prima fra tutte la Legge 10/2013 (Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani), che, tra l’altro, impone ai comuni di fare un censimento del verde esistente, un piano del verde per la sua estensione (è obbligatorio piantare un nuovo albero per ogni bambino nato). Inoltre il Sindaco prima della fine del suo mandato deve presentare alla città un rapporto su cosa ha fatto per migliorare questo patrimonio. Entro Marzo lo chiederemo anche al nostro Sindaco.

Ma al di là delle leggi e dei regolamenti locali, (che sono stati infranti ripetutamente e di cui chiederemo conto), –aggiunge il coordinatore del comitato cittadino–  esiste una cultura del verde, con la partecipazione dei cittadini, fatta di senso di identità e di appartenenza, che viene riconosciuto dalla legge. Tra gli strumenti di diffusione di una cultura del verde c’è l’attività del Ministero dell’Ambiente e del Comitato per lo Sviluppo del Verde Pubblico, che ha prodotto numerosi manuali, linee guida, raccomandazioni che pur dovrebbero essere conosciuti dagli uffici comunali e dagli operatori della manutenzione. Se li avessero letti e avessero un’idonea formazione non avrebbero procurato agli alberi quelle torture, mutilazioni e danneggiamenti che si contestano loro”.
Per il comitato il patrimonio verde cittadino deve essere gestito, non solo rispettando ed eseguendo la manutenzione di ciò che già c’è, ma anche prevedendo una crescita del verde urbano “con un Piano del Verde, pubblico trasparente e partecipato, per la espansione e qualificazione di viali, parchi, corridoi ecologici urbani, con adeguati investimenti in un settore strategico, ad alto rendimento, per una città turistica.

le potature dopo

A fianco del piano urbanistico, del piano della mobilità sostenibile (trasporto pubblico, biciclette, pedoni, parcheggi di interscambio), il piano del verde, fatto in maniera partecipata con la collaborazione di agronomi, paesaggisti, architetti qualificati, saranno gli elementi contrattuali più importanti sui quali vogliamo scegliere il nuovo gruppo dirigente alle elezioni del prossimo Maggio, per la qualificazione e la nascita della grande città di Nuova Pescara, chiesta dal Referendum del 2014 e prevista dalla L.R. 26/2018”.

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