martedì , 19 Marzo 2024

Montesilvano, Jova beach party: Mistero sul totale delle spese. Baruffa in Consiglio Comunale > VIDEO

di Angela Curatolo e Mimmo Lusito

 

Montesilvano – All’ordine del giorno, oggi, in Consiglio comunale la discussione per sciogliere il mistero delle spese totali sostenute dal Comune per l’evento del Jova Beach party. “Un concerto a pagamento, si pagava anche l’aria, un evento fruttato 1,5mln di euro” ha detto Enzo Fidanza, capogruppo PD, primo firmatario dell’interrogazione, che risale al 25 settembre, sui costi diretti e l’ammontare di quelli indiretti, attinenti al personale e il ripristino dei luoghi, come il cordolo della pista ciclabile o la barriera sulla spiaggia per evitare le fuoriuscite di sabbia in inverno. Inoltre, oggetto dell’interrogazione le convenzioni, contratti, con l’organizzazione del Jovabeachparty, “le uniche delibere pubblicate sono solo su impegni di spesa”.

 

Le spese dirette, alcune, sono già state quantificate in commissione in ragione della variazione di bilancio, votata e passata oggi in consiglio comunale, sul trasporto navetta degli spettatori del concerto pagato dal Comune, 28.500mila euro da aggiungere al ripascimento della spiaggia, 10mila euro, taglio siepe e altro. Lavori coperti, come ha riferito l’assessore al bilancio Deborah Comardi, da emolumenti provenienti dalla Regione, 25 mila euro, ricavi dai parcheggi 2000 euro, truck food 2600 euro, sponsor 2500.

Sicurezza, mobilità e predisposizione e dell’area dell’evento sono stati a carico del Comune. Attesa per i costi indiretti perché gli uffici stanno procedendo alla contabilizzazione.

Fidanza non è stato soddisfatto della “non risposta” come l’ha definita, “mi aspettavo dei numeri, delle risposte esaurienti.” Ribadendo che tutti sono a favore del concerto, ha precisato “quello che stupisce è che il Comune non si è fatto pagare un contributo dall’organizzazione “.

”Avete chiesto soldi a 4 commercianti montesilvanesi che volevano vendere l’acqua o mettere una bancarella e avete fatto vendere gratis food e drink all’interno del Jova Beachparty.” Inoltre ha voluto approfondire chi risarcirà i balneatori che hanno ceduto la spiaggia per il concerto del 7 settembre, “perchè voi avete voluto il concerto”.

Adriano Tocco, Lega, ha parlato “di ritorno di promozione turistica del territorio” e aggiunge che “la città ha passato l’esame, può essere candidata in futuro per altri eventi”.

“Abbiamo rischiato di fare un grande successo e tale è stato. Successo concertato e deciso con le forze dell’ordine e la Prefettura” è intervenuta Valentina Di Felice della Lega.

Per Paola Ballarini del M5s, “abbiamo sdoganato gli eventi di chi viene qui e fa quello che gli pare.
Non mi piace che le mie tasse vengano impiegate per far fare lucro al privato” e riporta in campo la tassa di soggiorno. “Le tasse dei cittadini vanno utilizzate per migliorare le condizioni dei cittadini ieri ha piovuto e la città era allagata”. Ha concluso: “ Questa è l’amministrazione dei selfie. La città aspetta risposte”.
“Ne farò una strategia se vuole facciamo uno insieme.” La risposta secca dell’assessore Alessandro Pompei.
Mentre Antonio Saccone, ha dichiarato:
“Rimango sbigottito dal fatto che non sia stato regolamentato da un contratto un evento da 1mnl500mila euro. Oggi apprendiamo che le spese di navetta e ripascimento sono state coperti dalla Regione ma comunque sono soldi dei cittadini. E sulla spesa del costo del personale non siete in grado di rispondere”.

 

“Scemenze!” Il Sindaco Ottavio De Martinis, risentito, ha ribadito ripetutamente, in un alterco con l’opposizione, “scemenze, avete detto delle scemenze” ha aggiunto, “ci avete offeso, ci avete dato degli incapaci, accetto tutto ma non accetto che viene offesa questa gente (consiglieri di maggioranza), noi non abbiamo dato soldi a privati, nessuno”. Poi, dopo la baruffa in aula, si è scusato per “l’epiteto” riferendo che la somma totale d spesa dal comune sarà stata circa 15-20mila euro.

“Ci saremmo aspettati a fronte di un’interrogazione protocollata più di un mese fa, il 25 settembre, che oggi l’Amministrazione riferisse in Consiglio in maniera puntuale argomentando tutte le voci di costo dell’evento, come richiesto. Romina Di Costanzo del PD, ha detto:

“Invece abbiamo registrato solo una brutta pagina di politica locale fatta di offese e rimbrotti; all’interrogazione è seguita una ‘non risposta’: nulla sui costi del personale coinvolto per servizio ordinario e straordinario e soprattutto nulla sui costi indiretti, nulla sull’esistenza di un contratto che regolamentasse gli impegni degli organizzatori e dell’ente comunale, come altrettanto nulla rispetto ad un contratto tra i  balneatori o la loro associazione di categoria e la società organizzatrice di cui il Comune si facesse garante.

Pochi i dati forniti di uscite (10.000 livellamento sabbia, 3000 sradicamento della siepe e 28.250 bus navetta) ed entrate già note (25 mila da fondi regionali, 2600 da truck food, 2000 da parcheggi e 2500 da sponsorizzazioni. Eppure, anche rispetto alla delibera odierna, trattandosi di servizi di supporto all’ordine pubblico e alla sicurezza del JBP, la normativa in materia impone che siano a carico degli organizzatori di eventi di carattere privato, essendo il JBP una manifestazione priva di interesse pubblico e che persegue finalità lucrative, per un introito di oltre un milione e 800 mila euro.

Invece il Comune ha scelto si accollarsi tutte le spese, regolamentando esclusivamente, tramite la Confesercenti, le entrate rispetto ai pochi commercianti che hanno scelto di poter cogliere l’opportunità di vendita del cibo a 2 km dall’area interessata e che tra l’altro hanno portato ben misero guadagno (2600 euro) per le casse comunali a fronte di 16000 euro stimati, per non parlare del flop di incassi. Diversamente agli allestimenti interni all’area del concerto non è stata richiesta alcuna tassa, sebbene fossero organizzati con un sistema di merchandising chiuso attraverso il pagamento in token.

Addirittura abbiamo sentito declinare lo sradicamento della siepe e la rimozione del cordolo della ciclabili come opere di riqualificazione del litorale. Per non parlare del depauperamento della risorsa sabbiosa, che ha visto investire soldi pubblici per il livellamento della spiaggia a fine estate, quando non è più lungamente fruibile, contrariamente a quanto previsto dal Regolamento demaniale, che impone che tipologie simili di intervento vengano effettuati entro il 31 maggio di ogni anno. Un doppio spreco di risorsa, per l’azione di erosione marina durante l’inverno e per il consumo finalizzato al livellamento fuori stagione della riserva di sabbia naturalmente accumulata. Inoltre, la sabbia, privata di barriera per rispondere alle esigenze degli organizzatori del concento, a ogni pur lievae moto ventoso, si riversa sul manto stradale, comportando periodicamente costi indiretti di manodopera per la pulizia – rispetto alla quale mi auguro fortemente che non si effettui il rabbocco diretto sulla spiaggia – e, nel contempo, di depauperamento della risorsa.

Per concludere non siamo affatto contro i grandi eventi, anzi abbiamo sempre incentivato l’Amministrazione ad ambire per elevare l’offerta sul territorio, tuttavia l’ambizione senza visione progettuale, rischia come in questo caso, di connotare la manifestazione come opportunità per la sola organizzazione e non per l’intera collettività, a cui restano solo i costi. L’introduzione della tassa di soggiorno potrebbe invece essere l’occasione per rispondere alla domanda di migliorare la qualità di intrattenimento, attraverso altrettanto importanti iniziative pubbliche aperte a tutti e che non  incidono direttamente sulle tasse dei cittadini montesilvanesi.”

 

Rimangono aperti: il discorso contratti e convenzioni con l’organizzazione del concerto, le spese indirette, quelle che saranno conseguenza e si scopriranno nel tempo. L’opposizione non ha ancora chiesto lumi sulle eventuali spese di volontariato e sui bagnini.

 

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