venerdì , 19 Aprile 2024

Fridays For Future: Domani a Pescara quarto sciopero globale per il clima

Parlano le attiviste e gli attivisti del movimento Fridays For Future Pescara: “L’impatto mediatico delle recenti mobilitazioni ha prodotto un notevole interesse da parte dell’opinione pubblica, ma Comune e Regione continuano ad attuare e progettare politiche fortemente impattanti sul piano ambientale.”“Nelle diverse proposte per la città susseguitesi da parte dell’amministrazione in questi mesi, non è presente un piano concreto di azione per il clima, tutt’altro. Le strategie economiche e politiche pianificate per Pescara sono sempre le stesse, basate sulla cementificazione indiscriminata. È il caso del piano per la costruzione di un polo universitario nell’area ex Cofa, a ridosso del mare, in una zona non servita da mezzi pubblici e fortemente soggetta ad allagamenti.” “Manifesteremo, in solidarietà con le lotte nel territorio della Valle Peligna, anche contro la costruzione della centrale di compressione del gas necessaria per il funzionamento della grande opera del gasdotto SNAM. Il mito delle “energie di transizione” è stato già sfatato dalla letteratura scientifica, non possiamo permetterci nuovi investimenti sulle fonti fossili. Manifesteremo contro l’indecente proposta di sfratto dello sPaz da Villa Fabio, luogo cardine per tanti percorsi ecologisti, dove tra gli altri FFF Pescara è nata, è cresciuta e ha aperto la Scuola di Ecologia Politica “AltroClima.”

Attraverseremo luoghi dimenticati della città, per renderli di nuovo visibili e metterli al centro dell’attenzione pubblica, per concludere la manifestazione con una piantumazione di alberi autoctoni, presso il Giardino Fluviale. Pretendiamo reali politiche di mitigazione dei cambiamenti climatici, che devono essere implementate su un piano nazionale, ma non sollevano dalle loro responsabilità le amministrazioni regionali, provinciali e comunali, da cui può e deve partire un cambiamento.

Torneremo in piazza il 29 novembre per il Quarto Sciopero Globale per il Clima, per ricordare che l’emergenza climatica la stiamo già vivendo e non c’è più tempo da perdere. Dobbiamo immediatamente mettere in campo soluzioni sempre più forti di mitigazione dell’innalzamento delle temperature dovuto al riscaldamento globale di origine antropica. Cambiamo il sistema, non il clima!”

Presenti opposizione e Città aperta contro il cemento, per una Pescara Green

Domani, 29 Novembre, in tutta Italia, ed in tutto il mondo, giovani, associazioni e tanti lavoratori torneranno nelle piazze per il Quarto Sciopero Globale per il Clima. “Anche a Pescara ci ritroveremo alle 9.00 in Piazza Unione e sarò presente con molti colleghi dell’opposizione e di Pescara Città Aperta. – afferma il Consigliere Comunale Giovanni Di Iacovo – Continuiamo a supportare FridayForFuture e le tante associazioni che da tempo si battono per la salvaguardia del nostro pianeta. Siamo per una Pescara “Green”: tutela e valorizzazione del fiume e della costa, implemento di trasporti pubblici e piste ciclabili, riqualificazione delle aree verdi e creazione di nuovi polmoni in città. La destra al Governo della nostra Pescara invece sta facendo tutto il contrario, con il DUP ha mostrato non solo la volontà di azzerare le buone politiche giovanili – con il tentativo di sfratto del Centro “Lo Spaz” – ma anche di essere favorevole solo a nuove costruzioni di cemento sul mare, senza alcuna prospettiva verde. Riproporremo nuovamente, dopo questa manifestazione, la Dichiarazione di Emergenza Climatica, che tempo fa è stata bocciata dalla destra. “
Articolo Uno parteciperà. D’Agresta: “La battaglia contro i cambiamenti climatici passa anche per una critica a questo modello economico”.
Francesco D’Agresta, Segretario provinciale di Articolo Uno Pescara annuncia: «Condividiamo pienamente le rivendicazioni del movimento Fridays For Future e anche questa volta Articolo Uno parteciperà con i suoi militanti e giovani amministratori. Siamo convinti inoltre che la battaglia contro i cambiamenti climatici passa anche per una critica a questo modello economico».

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