venerdì , 19 Aprile 2024

Edilizia scolastica a Montesilvano, Rifondazione ai dirigenti scolastici “Bisogna rompere il silenzio!”

Montesilvano – «Le criticità dell’edilizia scolastica e di conseguenza degli spazi a disposizione degli alunni e del loro benessere a Montesilvano non sono una responsabilità del Coronavirus, bensì il frutto delle scelte miopi degli amministratori di centrodestra e centrosinistra che hanno delegato la pianificazione urbanistica ai costruttori.» Non dà spazio a mezze misure il comunicato stampa del segretario provinciale Rifondazione Comunista Corrado Di Sante che rimarca come da settembre nelle scuole cittadine si potrebbero verificare problemi per gli spazi nelle aule, le cosiddette classi pollaio, ma si potrebbero verificare difficoltà anche per l’utilizzo dei servizi igienici, le mense, e sul tema ricorda che spesso si pranza sugli stessi banchi dove si lavora, criticità anche per gli spazi interni e all’aperto, i percorsi in sicurezza per raggiungere ciascuna scuola, non ultimo il trasporto scolastico.

«Bisogna rompere il silenzio! –aggiunge il segretario PRC– Finora nel dibattito cittadino si è discusso delle esigenze di palestre, balneatori, commercianti, le scuole sono rimaste al buio, nell’ombra. La scuola è un cardine della nostra Costituzione, un pilastro fondativo della comunità che non può essere marginalizzato o sottaciuto.
Invitiamo i dirigenti scolastici a prendere parola, a trarre vantaggio per tutti da questa crisi, a sollecitare il consiglio comunale e la cittadinanza, la Provincia, la Regione e il Ministero, c’è bisogno che alla scuola sia restituita centralità e il maltolto di anni di tagli. I soldi ora ci sono. Si istituisca subito un tavolo di lavoro per la ricognizione degli spazi e delle criticità, per l’individuazione delle risorse, per stilare una scala di priorità, per riprogettare e ridare spazio alle scuole, affinché diventino il cuore pulsante di ogni quartiere».

Una scuola ricorda Di Sante è un parco, con dentro una mensa, una palestra, un auditorium, una biblioteca, dei laboratori e intorno a queste strutture un numero sufficiente di aule in base al bacino di utenza, in base ai progetti di crescita di un quartiere, in base ai flussi demografici. «Quanti plessi scolastici a Montesilvano hanno queste caratteristiche? Nessuno.
Andrà tutto bene, se niente rimarrà come prima.» conclude.

 

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